ilc@zziblog

di ra.na. & co… contro "il sistema" della camorra dell'usura e della violenza, è un blog indipendente, nato dall'idea di persone libere che hanno a cuore le sorti della loro terra, l'Area Nolana

LUIGI IOVINO PRESENTA IL PROGRAMMA DEL M5S PER SAN PAOLO BELSITO CON L’ON. CARLO SIBILIA

IOVINO 1“Voi vivete il paese tutti i giorni. Io non lo conosco. Se vi piace quello che vedete intorno a voi, continuate a votare quelli che avete sempre votato. Se invece volete cambiare qualcosa, è questo il momento”.

Esordisce così Carlo Sibilia, deputato del Movimento Cinque Stelle arrivato in Piazza Castelnuovo delle Lanze intorno alle 20, dopo una giornata iniziata a Cagliari e conclusa all’Università di Napoli.

Sibilia, 29 anni, segretario della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera, si rivolge a una piazza composta per lo più da suoi coetanei, “ragazzi validi che meritano una chance. Altrimenti, una volta laureati, scapperanno dal loro paese perché giustamente non ci stanno a marcire qui”.

L’onorevole, “portavoce” come si autodefiniscono tutti i grillini nelle istituzioni, richiama l’attenzione sulla giovane età della lista presentata dal m5s a San Paolo Belsito, sfatando il pregiudizio dell’inesperienza e dell’incompetenza e ricordando che in parlamento ci sono ragazzi e ragazze giovanissimi che presentano leggi, votano mozioni, lavorano nelle commissioni alacremente, responsabilmente e, soprattutto, con efficacia.

Il suo intervento si conclude con una chiosa che sferza il pubblico spingendolo a scegliere “tra chi vi ha sempre derubato della vostra vita e queste persone pulite che sono qui in mezzo a voi, il futuro: Luigi con i ragazzi e le ragazze della sua lista”.

Quando la parola passa a Luigi Iovino, 20 anni, candidato a sindaco, i toni diventano più accesi. “Scusate se mi arrabbio, ma io sento accampare continuamente scuse da persone che da decenni amministrano il nostro paese”.

Il suo intervento rimbalza dall’analisi della situazione politica e sociale del suo comune al confronto tra i vari schieramenti nell’approccio ai cittadini per la richiesta del voto. “Siamo gli unici che chiedono di appoggiare un progetto”.

IOVINO 2La critica all’operato dell’amministrazione uscente è netta e senza ripensamenti, come è negativo il giudizio dell’intero consiglio comunale attuale. “Sui manifesti scrivono di voler continuare un percorso. Ma qual è questo percorso? Quale percorso hanno iniziato? Cambiano casacca, si candidano in liste opposte nelle diverse tornate, stringono accordi per fini personali. L’opposizione non è mai esistita. Se li votiamo commettiamo un reato morale”.

Dopo lo sfogo, il ventenne studente di giurisprudenza (orgoglioso della sua personale amicizia con un mentore d’eccezione, il giudice Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione) si dedica alla pars costruens, illustrando i punti del programma scritto in due mesi da tutti i cittadini di San Paolo che hanno voluto dare il proprio contributo in termini di idee e di proposte.

Adesione alla rete civica “ATO3” per la ripubblicizzazione dell’acqua; rivoluzione della raccolta dei rifiuti, che da scarto oneroso diventano risorsa profittevole per il comune (cita gli esempi virtuosi di Saracena (CS) e Mercato San Severino); bilancio partecipato, che mette le esigenze reali dei cittadini al centro dei capitoli di spesa e investimento; creazione di un “eurosportello” attraverso il quale incoraggiare i giovani laureati e laureandi di San Paolo a presentare progetti da finanziare con i fondi comunitari (ricorda i casi di Domicella e Taurano, comuni beneficiari di 2 milioni di euro per la riqualificazione dei rispettivi centri storici).

I toni si accendono di nuovo quando, pensando ai giovani e alle possibilità che la cattiva amministrazione nega loro continuamente, ripercorre la vicenda che lo ha visto in prima persona combattere e alla fine perdere la battaglia sul sorteggio pubblico degli scrutatori.

“Se io amministrazione nomino scrutatore te, mi sarai debitore e non potrai assicurare piena trasparenza alle operazioni di voto che sei chiamato a gestire”.

Questo tema coglie il succo della sua visione della attuale classe politica locale: speculatori che applicano logiche clientelari per assicurasi il consenso e perseguire il proprio fine personale, travestendolo da bene collettivo.

Iovino lancia quindi pubblicamente una sfida agli scrutatori delle prossime elezioni, incitandoli a non votare per i politici che li hanno nominati, dimostrando così di essere persone libere che nessuno può comprare.

C’è tempo per un’ultima stoccata alla minoranza, rea di non aver mai fatto opposizione. “Abbiamo fatto più opposizione noi da fuori che loro da dentro”.

A questo proposito ricorda un’altra vicenda che ha visto protagonisti lui e altri attivisti, fermati e condotti in caserma dai Carabinieri su richiesta del sindaco, dietro l’accusa di violazione della privacy, per aver filmato il consiglio comunale in aula senza autorizzazione. Un atto grave e significativo di un’amministrazione ipocrita che predica un’attività limpida e partecipata ma poi razzola malissimo, secondo il candidato.

Nel frattempo l’età media dei presenti si alza, in piazza si vedono molti capelli bianchi, tanto che Iovino ringrazia tutti, sorpreso della partecipazione di una terra nella quale la vita politica è stata storicamente demandata a pochissimi gestori, con risultati che, a parere dei due grillini, sono sotto gli occhi di tutti.

IOVINO 3L’invito del candidato a sindaco, il più giovane della Campania, si estende allora alle persone più mature: “Apriteci le vostre case, non abbiate paura di ascoltarci. Se volete, veniamo di notte, quando nessuno può vedervi parlare con noi. Non ci interessa prendere dieci, cento o mille voti. A noi interessa che sappiate la verità e vogliamo che anche voi ci diciate cose che non sappiamo ancora”.

Il suo intervento termina con la rassicurazione da parte di Sibilia su un supporto costante e massiccio da parte dei parlamentari (“i ragazzi di Roma”) a Luigi, alla sua lista e ai gruppi del m5s che operano sul territorio per trasformare la propria terra, provando a darle linfa nuova.

di Sergio Esposito

Navigazione ad articolo singolo

Lascia un commento