Ambiente, Pd: “Sanare ritardo del ministero sulle tabelle riguardanti i parametri per la qualità delle acque per colture e uso irriguo”

“Con l’approvazione dell’ordine del giorno di oggi riguardante la Rete delle Grandi Macchine a spalla di cui fa parte anche la Festa dei Gigli di Nola, il Governo si impegna ufficialmente – come già aveva fatto in privato il ministro Dario Franceschini – a rivedere la norma così che queste possano concorrere al Fondo per la Salvaguardia del Patrimonio immateriale. Si tratta di un passo importante per la piena valorizzazione del ricevimento del suggillo Unesco alla Festa dei Gigli di Nola e alla Rete delle Grandi macchine”.
E’ quanto ha dichiarato il deputato Pd Massimiliano Manfredi promotore del provvedimento insieme ai colleghi Pd Alessandro Mazzoli, Demetrio Battaglia e Giovanna Sanna rispettivamente rappresentanti delle altre città della Rete, ovvero la Grande Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Varia di Palmi e la Faradda di li Candareri di Sassari.
“In un colloquio avuto col ministro Franceschini – ha spiegato Manfredi – abbiamo riscontrato la possibilità di inserire la norma della modifica della legge 77 del 20 febbraio 2006 direttamente nel prossimo provvedimento legislativo che verrà emanato dal ministero competente. In particolare c’è la concreta possibilità di inserire la modifica nella legge delega di riforma del Codice dei Beni culturali e del paesaggio che dovrebbe essere approvata in tempi brevi in Consiglio dei Ministri nelle prossime settimane. In questo modo supereremo gli stringenti criteri di ammissibilità all’interno dei decreti in corso dovuti alla valutazione della Presidenza di Camera e Senato e che ci potrebbero continuare ad impedire di modificare la norma in Aula nonostante la piena condivisione da parte del Governo”.
“Inoltre il ministro Franceschini ci ha confermato che nei prossimi giorni e comunque prima della pausa estiva del Parlamento verrà firmato l’atto ministeriale per l’istituzione dell’ufficiale cabina regia della Rete delle Grandi Macchine che sostituirà l’attuale gruppo di lavoro informale”.
“In più – ha concluso Manfredi – come riportato nell’odg abbiamo impegnato il Governo ad assumere iniziative per incrementare le risorse assegnate al Fondo, anche in accordo con le Regioni; a finanziare progetti per mantenere e migliorare le eccellenze immateriali; a realizzare percorsi di formazione per le nuove generazioni al fine di diffondere la conoscenza dei siti del patrimonio immateriale e la consapevolezza del loro valore, con la partecipazione di comunità, gruppi e organizzazioni non governative; infine ad adottare i provvedimenti necessari a garantire il sostegno dei soggetti che già lavorano nell’ambito delle espressioni folklorico-identitarie e che contribuiscono a conservarne la memoria storica”.
(CS)
A quarantotto ore dall’esito del ballottaggio continua il silenzio elettorale da parte della triade Vitale-Tripaldi-Cutolo, l’unica ad essere più attiva quantomeno a resettare sul noto social network Facebook le “amicizie virtuali” (anche quelle elettorali) è Maria Franca Tripaldi, non si capisce perché se delusa dal risultato e/o perché ritenute scomode e/o poco interessanti.
Molti si chiedono quale sarà il futuro della triade Vitale-Tripaldi-Cutolo; non manca chi pensa che nel giro di qualche mese le cose possano cambiare. Non sono pochi infatti quelli che credono in un ravvedimento politico da parte di qualche membro, non è escluso che qualche altro possa abbandonare la nave; tutte ipotesi da verificare.
Intanto, fatta eccezione dell’assessore regionale Pasquale Sommese, il grande sconfitto di questa tornata elettorale amministrativa (Nola-Marigliano-Torre del Greco) ancora in rigoroso silenzio stampa, l’on. Paolo Russo (FI) in un articolato editoriale pubblicato sul suo sito internet ha espresso il suo pensiero sulla tornata elettorale nei comuni di Napoli e provincia.
“A Nola – scrive Russo – quello che ha perso di meno è stato proprio Vitale: si è ‘bevuto’ una storiella che non c’era. Gli hanno detto che sarebbe stato possibile vincere mettendo insieme un’armata brancaleone priva di collante politico ed animata non da una critica al governo degli ultimi 5 anni, peraltro saldamente condiviso dai suoi partner della prima ora, semmai da rivendicazioni personali e di potere. Ovviamente ha perso perché ha creduto, mosso da quella non doma velleità, a giocolieri e funamboli. Ha perso Arturo Cutolo che ha offerto il suo sacrificio e due anni di indefesso lavoro teso a denigrare tamburellando quotidianamente e sollecitando i più torbidi sentimenti di avversione personale e non politica: in 18 anni il mio Arturo non aveva mai cambiato bandiera, negli ultimi due ne ha cambiate quattro da Sciolta civica a Nola Più passando per Fli e Fc. Ha perso Mariafranca Tripaldi che in un battibaleno ha bruciato il tesoro di credibilità che aveva costruito negli anni di battaglie tutte apprezzabili e talvolta condivisibili. Ha perso il mio collega Manfredi che pur di battere, non il centrodestra, ma il nostro modello di buongoverno ha costretto la povera Tripaldi ad allearsi con quelli che rappresentavano la parte peggiore del centro destra. Gli poteva bastare la sconfitta del più alto spread tra voto europeo ed amministrativo: il Pd dal 26 al 7%. Ha preferito incassarne un’altra travolgendo quel che resta del Pd a Nola in una sconfitta storica. Ha perso Sommese, che da assessore regionale prima di là e poi di qua ha continuato a ballare a cavallo di maggioranze tutte diverse senza spiegare. A Roma col Pd, in Regione Campania contro il Pd, sui territori oggi si e domani no… Pensava, e lo capisco, che sarebbero bastate blandizie, promesse e talvolta minacce (politiche!) per garantirsi il voto di medici conculcati nella libertà ed utilizzati, da una gestione fallimentare dell’Asl, come merce di scambio, dimenticando che gli ospedali non servono per fare primari e trasferimenti, ma per curare poveri pazienti: le Asl non nascono per bandire concorsi per invalidi in piena campagna elettorale (a proposito la Regione intervenga prima che intervengano altri!) , semmai per occuparsi della salute dei nostri concittadini. Il risultato a Torre e soprattutto a Nola è servito! A Marigliano il successo del primo turno netto e secco, tanto da garantirci la maggioranza in consiglio comunale ha allentato la tensione degli ultimi giorni e Sorrentino\Renzi (sic!) ha prevalso. Sono certo che Marigliano ha perso una grande occasione e, come preannunciato, chi ha votato Sorrentino (i consapevoli e gli ignari) ha raggiunto il risultato di una situazione di assoluta ingovernabilità della nostra comunità che ora rischia di essere presto trascinata di nuovo al voto. A Somma Vesuviana un derby tutto nel centrodestra dovrà indicare come le soluzioni condivise vanno trovate prima ed in chiave politica. A Torre se solo avessimo aiutato Ciro per tempo a costruire la coalizione avremmo vinto e subito al primo turno. Tutto serva da insegnamento: non si vince come una lotteria od un palio, si vince per servire e meglio il prossimo”.
Anche l’on. Massimiliano Manfredi (PD) sul dopo-elezioni amministrative dal suo profilo di Facebook scrive: “Se dovessi usare il vecchio linguaggio della politica potrei dire che le amministrative non sono andate male perché non governavamo in alcun comune uscente ed io in particolare non avendo sostenuto all’ultimo congresso provinciale l’attuale gruppo dirigente non ho alcuna responsabilità. Credo – continua Manfredi – che la fase nuova aperta da Matteo Renzi ci impone uno sforzo straordinario per portare all’interno del PD in maniera stabile, tutte le energie che ci hanno dato fiducia alle ultime europee consentendoci, dopo oltre dieci anni, di essere il primo partito al SUD”.
L’esito dei ballottaggi poco felice per il partito di Manfredi è dovuto essenzialmente alla politica “ambigua” delle alleanze nei comuni della provincia di Napoli, caso emblematico è quello di Nola.
di ra.na.
“Per la prima volta nel nolano-mariglianese-vesuviano il Pd si dimostra competitivo per vincere e non per partecipare come successo negli ultimi vent’anni”.
E’ quanto dichiara il deputato Pd, Massimiliano Manfredi. “Nelle liste il Partito Democratico – continua Manfredi – è stato in grado di aprirsi e raccogliere la ricerca, l’innovazione e apertura alla società civile voluta dagli elettori e spinta da Matteo Renzi. Il sostegno di Vincenzo De Luca a tutti i sindaci con la sua generosa presenza a Nola e a Sant’Anastasia e finalmente tutto il gruppo dirigente e le energie migliori del partito mostrano compatti la volontà di liberare il territorio oppresso da una cappa di potere clientelare. Motivo per cui sia alle Europee che alle Amministrative il Pd in queste aree #cambieràverso”.
(red)