Ancora una volta al palo la riscossione delle fatture da parte della GORI, ente gestore del servizio idrico integrato nell’ATO3, relative alle partite pregresse ante 2012.
Sabato 9 maggio è scaduta la quinta proroga. Al momento si sa solo che questa mattina al comune di Nola c’è stato un incontro tra i sindaci del nolano, la GORI e l’Ente d’Ambito, ma sicuramente su altre tematiche, bonus idrico e distacchi. Dalla GORI intanto fanno sapere che le decisioni saranno affidate ad un comunicato stampa, che sarà diramato in giornata dai vertici della società.
Cosa sono le partite pregresse ante 2012? Come più volte ribadito, si tratta di recuperi relativi agli anni 2006-2011 che si sono accumulati nel tempo a causa dell’inadeguatezza delle tariffe deliberate in passato dall’assemblea dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano (formato dai sindaci dei 76 comuni dell’Ambito). In effetti si trattava di tariffe deliberate dall’Ente d’Ambito e applicate dalla GORI ma che non assicuravano (sempre secondo la GORI) la copertura dei costi di gestione facendo maturare alla stessa una significativa perdita in bilancio (oltre centoventi milioni di euro). L’importo dei recuperi fu deliberato dall’assemblea dei sindaci nell’ottobre del 2012. Successivamente il commissario dell’Ente d’Ambito, sen. Carlo Sarro, ai sensi dell’art. 31 della delibera 643 dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha quantificato l’importo inviando la richiesta di pagamento nell’ottobre dello scorso anno ai 500.000 utenti dei 76 comuni. Appena arrivarono le bollette ci fu una rivolta da parte degli utenti e di molti sindaci. La GORI, su invito dell’Ente d’Ambito, fu costretta a sospendere la riscossione per la prima volta al 29 dicembre dell’anno scorso. Da allora ci sono state altre quattro proroghe (28 gennaio 2015, 28 febbraio 2015, 28 marzo 2015, 9 maggio 2015), tutte le proroghe erano finalizzate da parte dell’Autorità di Vigilanza ad avviare un procedimento amministrativo per rendere maggiormente sostenibile la rateizzazione degli importi. Tutto questo per garantire l’equilibrio economico-finanziario della GORI. Le quote delle partite pregresse variano da un minimo di 90 ad un massimo di 500 euro. Inizialmente fu stabilito che il 50% dell’importo complessivo veniva pagato in un’unica soluzione, mentre la restante parte suddivisa in tre rate nel corso del triennio 2015-2017. Ad oggi nessuna decisione. L’unica certezza è che le partite pregresse saranno pagate, spalmando gli importi non più in quattro anni ma qualcuno sostiene in dieci anni (comunque al momento bisogna aspettare le decisioni dell’Autorità). Con questo ci faranno contenti con piccole rate ma l’intero importo comunque dovrà essere pagato. Le voci che buona parte del debito se lo sarebbe accollata la regione Campania sono andate in fumo. C’è chi giura che ci sarà l’ultima proroga, dopo di che con il rinnovo dell’assemblea regionale andremo a pagare.
Intanto le disgrazie per noi utenti non finiscono qui, dal 6 marzo la GORI ha provveduto ad effettuare il ricalcolo del deposito cauzionale. Il deposito cauzionale è una somma di denaro che l’utente versa a titolo di garanzia e che deve essere restituita dopo la cessazione del contratto (quindi mai). Secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico il deposito cauzionale è stato determinato in misura pari al valore medio per tipologia di utenza, dei corrispettivi dovuti per un massimo di tre mensilità di consumo medio. I depositi cauzionali già versati sono ricalcolati e le differenze, se a debito per l’utente, saranno rateizzate nelle prime tre fatture utili, quindi già dalla prossima fattura si può o meglio deve essere evidenziata la quota che si paga per il deposito cauzionale. Qualche esperto ha calcolato che la somma si aggirerebbe in media su circa 60 euro. Comunque il deposito non verrà addebitato agli utenti destinatari del bonus idrico ed agli utenti che hanno attivato la domiciliazione dei pagamenti con consumi inferiori a 500 metri cubi all’anno solare. In caso di cessazione il deposito cauzionale sarà restituito maggiorato degli interessi.
di ra.na.