IL MAGISTRATO NOLANO ARTURO SOPRANO E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA CORTE D’APPELLO DI TORINO
Arturo Soprano, 65enne nolano doc, è il nuovo presidente della Corte d’Appello di Torino, una delle più importanti d’Italia con 14 presidenti di sezione e ben 57 consiglieri. A nominarlo è stato il plenum del CSM mercoledì scorso.
A fare domanda ben 8 magistrati tra cui Pier Camillo Davigo. La scelta è infine caduta sul magistrato nolano ed è dovuta essenzialmente alla sua figura di alto profilo, infatti negli uffici in cui ha operato si è sempre contraddistinto per un elevato livello di diligenza, produttività ed autorevolezza nella conduzione delle udienze e nella gestione di complessi dibattimenti penali di criminalità organizzata. Le sue sentenze risultano nella quasi totalità depositate nell’ordinario termine di quindici giorni. Nella delibera di conferimento della nomina vengono evidenziate le sue doti culturali e la sua eccellente preparazione tecnico-giuridica, sempre attento alle novità normative e giurisprudenziali. Soprano fino ad oggi è stato presidente di sezione della Corte d’Appello di Milano e tra circa un mese prenderà il posto lasciato vacante da Mario Barbuto.
Arturo Soprano, primogenito di Cesare Soprano, avvocato civilista molto stimato, decano del foro bruniano, recentemente scomparso, è in magistratura dal 1975. All’inizio della carriera ha svolto funzioni di pretore a Gavirate e Varese. Dal 1996 è stato consigliere di Corte d’Appello di Milano e nel 2010 è stato nominato presidente di sezione di Corte d’Appello, sempre nel capoluogo lombardo. Come presidente della Corte d’Assise a Varese ha celebrato tra gli altri, il maxi processo “Isola Felice”, 126 imputati accusati di aver fatto parte di una organizzazione legata alla ‘ndrangheta che negli anni ’80 in Lombardia ha compiuto parecchi crimini tra cui alcuni omicidi. Il dibattimento si è concluso nel 1997 con cinquanta condanne, tra cui 7 ergastoli. Alla Corte d’Appello di Milano è stato giudice a latere nel processo di secondo grado sulle tangenti alla Guardia di Finanza dal quale Berlusconi nel 2000 è uscito con l’assoluzione nel merito per un solo episodio e per gli altri per via della prescrizione, mentre altri imputati sono stati condannati. Ha presieduto sempre a Milano i collegi che hanno condannato nell’autunno del 2013 Silvio Berlusconi a due anni di interdizione dai pubblici uffici per il caso Mediaset e la scorsa estate ridotto lievemente le pene a Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti per il caso Ruby bis.
“Gli auguri personali e della città – ha dichiarato il sindaco Geremia Biancardi – ad un nolano che quotidianamente da prestigio alla nostra terra. La nomina del magistrato Soprano – continua la fascia tricolore bruniana – a presiedere una delle Corti d’Appello più importanti d’Italia per storia e tradizione rappresenta un’occasione di orgoglio per l’intero territorio nolano”.
di Autilia Napolitano