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di ra.na. & co… contro "il sistema" della camorra dell'usura e della violenza, è un blog indipendente, nato dall'idea di persone libere che hanno a cuore le sorti della loro terra, l'Area Nolana

Archivio per il giorno “Maggio 14, 2015”

NOLA. AGGRESSIONE A SASHA, STUPORE ED AMAREZZA DELLA S.S. NOLA CALCIO 1925

sashaDura la presa di posizione della società sportiva del Nola Calcio 1925 che, con nota ufficiale, prende le distanze dal comportamento dei due giovani aggressori del povero Vaslav ed identificati come tesserati della squadra diretta da Francesco Allocca. La dirigenza condanna il vile gesto e, nel contempo, difende l’onore di un gruppo societario che, sul vivere civile e sul senso di responsabilità e diligenza al dovere, da ben quindici anni porta avanti con rispetto e serietà l’impegno calcistico bruniano. Un accostamento che, per il Nola Calcio, mortifica il duro lavoro ed i sacrifici di un’intera società il cui obiettivo è quello di educare, tramite la pratica sportiva, ai principi della legalità e della sana competizione.

“Ci complimentiamo con le forze dell’ordine, in particolare con il commissariato locale di P.S., egregiamente diretto dal Dr. Giovanni Mandato, ottimamente coadiuvato dal Dr. Raffaele Monda e dai suoi uomini – si legge nella nota – Esprimiamo gratitudine non solo per i risultati ma soprattutto per le modalità d’indagine, estremamente delicate, trattandosi soprattutto di minori. Non possiamo, però, nascondere la profonda tristezza per aver saputo che fra gli imputati vi sono due giovanissimi tesserati della Federazione Italiana Giuoco Calcio, appartenenti alla nostra Società Calcistica.

Lo stupore e l’amarezza sono i due sentimenti che si alternano nei nostri cuori e nella nostra mente, soprattutto perché i comportamenti dei due tesserati non hanno mai dato adito a pensare, neppure lontanamente, ad alcuna ipotesi di reato e/o atteggiamenti poco meno che corretti.

Il nostro gruppo dirigente, insieme da quasi quindici anni, ha sempre avuto ben chiara la divaricazione fra esercizio sportivo, passione calcistica e violenza comportamentale, anche solo verbale. Non sono mai stati tollerati atteggiamenti antisportivi e tantomeno intemperanze sul campo e fuori dal campo. Dobbiamo ammettere che non sempre è stato facile ma sicuramente non abbiamo mai avuto tentennamenti. Questa dirigenza continuerà ad operare nel solco segnato da valori imprescindibili di lealtà, solidarietà e civile convivenza, con riguardo particolare ai più deboli, ai diseredati, agli ultimi.

Siamo convinti, adesso più di prima, che una società sportiva sana come la nostra, può e deve operare nel tessuto sociale di una città, comunicando valori ed educando i giovani ai principi della legalità, operando come agenzia educativa aggiunta in collaborazione con le famiglie e la scuola di appartenenza dei giovani. Dal canto nostro, nelle prossime ore, gli organi direttivi della società assumeranno i provvedimenti cautelativi che saranno ritenuti opportuni e necessari nei confronti dei due tesserati, fermo restante la doverosa attesa nei confronti dei provvedimenti definitivi della magistratura, rispetto alla quale esprimiamo incondizionata fiducia.

Da ultimo, respingiamo con forza ogni squallido tentativo che, non del tutto velatamente, da alcune parti, si fa strada collegando forzosamente un esecrabile accadimento criminoso con la nostra storia gloriosa e adamantina, e allo stesso valuteremo se sia il caso di difendere e tutelare il nome della nostra società nelle opportune sedi legali!!.

L’attività calcistica portata avanti con sacrifici inenarrabili ha avuto per noi un solo scopo quello di rendere sempre più vivibile il clima sociale e sportivo della nostra città, ed è inaccettabile il tentativo di alcune testate giornalistiche di voler collegare il nostro nome a fatti criminosi, fatti per i quali la società scrivente è del tutto estranea”.

(red)

NOLA. SULLE ORME DI S. GIOVANNA ANTIDA, MOSTRA E BALLO SABATO ALL’ISTITUTO S. CHIARA

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NOLA. AGGRESSIONE A SASHA, PRESO IL BRANCO

sashaDue maggiorenni e tre minorenni coinvolti nell’aggressione nei confronti di Vaslav, il 44enne di origine ceca vittima di un brutale pestaggio lo scorso 17 marzo che lo ridusse quasi in fin di vita procurandogli fratture gravi ad entrambe le braccia e le gambe. I cinque sono stati identificati e per loro sono scattate le misure cautelari dall’autorità giudiziaria ordinaria e da quella dei minorenni.

L’attività investigativa diretta dalla Polizia di Nola guidata dal primo dirigente capo Giovanni Mandato e coordinata dalla Procura di Nola diretta da Paolo Mancuso è stata particolarmente complessa ed è partita dal riconoscimento fotografico da parte di Vaslav di uno degli aggressori, subito pentitosi dinnanzi agli inquirenti; a completare le prove probatorie le intercettazioni telefoniche dalle quali è emerso che il branco cercava di concordare una strategia comune sull’accaduto al fine di evitare il riconoscimento. Nulla di fatto, alla fine le misure cautelari sono scattate nei confronti dei 5 mentre è stata respinta la sesta nei confronti del “pentito” risultato collaborativo.

I reati contestati tentato omicidio aggravato e lesioni gravi da futili motivi. Una vicenda amara ed inaudita che sta gettando nello sconforto più totale sopratutto i genitori del branco; tutti ragazzi incensurati tra i 17 e 23 anni di cui 5 di Nola ed uno di Mariglianella, tre studenti e due lavoratori; nel pestaggio – specifica la nota firmata dal procuratore Paolo Mancuso – sono stati coinvolti calciatori ed appartenenti a tifoserie ultras della locale squadra di calcio Nola 1925.

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nola Sepe ha emesso misure cautelari nei confronti dei due maggiorenni Salvatore Di Bella e Domenico Ferrara con l’obbligo di dimora per lesioni gravi e rientro a casa dalle 19,00 alle 7,00 del mattino mentre ha rigettato la misura cautelare nei confronti del pentito. Il giudice del tribunale dei minori ha invece emesso tre misure cautelari nei confronti dei minori in comunità presso il carcere minorile di Nisida avendo per gli stessi formulato (a differenza del tribunale di Nola) l’accusa di tentato omicidio. A difendere i cinque gli avvocati del foro di Nola Pasquale Mazzeo e Walter Mancuso.

“Abbiamo fiducia nell’operato delle Procure – ha dichiarato il sindaco di Nola Geremia Biancardi – La città aspettava da tempo, queste vicende ci devono far riflettere come genitori, istituzioni ed educatori”.

di ra.na.

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