NOLA. AGGRESSIONE A SASHA, STUPORE ED AMAREZZA DELLA S.S. NOLA CALCIO 1925
Dura la presa di posizione della società sportiva del Nola Calcio 1925 che, con nota ufficiale, prende le distanze dal comportamento dei due giovani aggressori del povero Vaslav ed identificati come tesserati della squadra diretta da Francesco Allocca. La dirigenza condanna il vile gesto e, nel contempo, difende l’onore di un gruppo societario che, sul vivere civile e sul senso di responsabilità e diligenza al dovere, da ben quindici anni porta avanti con rispetto e serietà l’impegno calcistico bruniano. Un accostamento che, per il Nola Calcio, mortifica il duro lavoro ed i sacrifici di un’intera società il cui obiettivo è quello di educare, tramite la pratica sportiva, ai principi della legalità e della sana competizione.
“Ci complimentiamo con le forze dell’ordine, in particolare con il commissariato locale di P.S., egregiamente diretto dal Dr. Giovanni Mandato, ottimamente coadiuvato dal Dr. Raffaele Monda e dai suoi uomini – si legge nella nota – Esprimiamo gratitudine non solo per i risultati ma soprattutto per le modalità d’indagine, estremamente delicate, trattandosi soprattutto di minori. Non possiamo, però, nascondere la profonda tristezza per aver saputo che fra gli imputati vi sono due giovanissimi tesserati della Federazione Italiana Giuoco Calcio, appartenenti alla nostra Società Calcistica.
Lo stupore e l’amarezza sono i due sentimenti che si alternano nei nostri cuori e nella nostra mente, soprattutto perché i comportamenti dei due tesserati non hanno mai dato adito a pensare, neppure lontanamente, ad alcuna ipotesi di reato e/o atteggiamenti poco meno che corretti.
Il nostro gruppo dirigente, insieme da quasi quindici anni, ha sempre avuto ben chiara la divaricazione fra esercizio sportivo, passione calcistica e violenza comportamentale, anche solo verbale. Non sono mai stati tollerati atteggiamenti antisportivi e tantomeno intemperanze sul campo e fuori dal campo. Dobbiamo ammettere che non sempre è stato facile ma sicuramente non abbiamo mai avuto tentennamenti. Questa dirigenza continuerà ad operare nel solco segnato da valori imprescindibili di lealtà, solidarietà e civile convivenza, con riguardo particolare ai più deboli, ai diseredati, agli ultimi.
Siamo convinti, adesso più di prima, che una società sportiva sana come la nostra, può e deve operare nel tessuto sociale di una città, comunicando valori ed educando i giovani ai principi della legalità, operando come agenzia educativa aggiunta in collaborazione con le famiglie e la scuola di appartenenza dei giovani. Dal canto nostro, nelle prossime ore, gli organi direttivi della società assumeranno i provvedimenti cautelativi che saranno ritenuti opportuni e necessari nei confronti dei due tesserati, fermo restante la doverosa attesa nei confronti dei provvedimenti definitivi della magistratura, rispetto alla quale esprimiamo incondizionata fiducia.
Da ultimo, respingiamo con forza ogni squallido tentativo che, non del tutto velatamente, da alcune parti, si fa strada collegando forzosamente un esecrabile accadimento criminoso con la nostra storia gloriosa e adamantina, e allo stesso valuteremo se sia il caso di difendere e tutelare il nome della nostra società nelle opportune sedi legali!!.
L’attività calcistica portata avanti con sacrifici inenarrabili ha avuto per noi un solo scopo quello di rendere sempre più vivibile il clima sociale e sportivo della nostra città, ed è inaccettabile il tentativo di alcune testate giornalistiche di voler collegare il nostro nome a fatti criminosi, fatti per i quali la società scrivente è del tutto estranea”.
(red)