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BIANCARDI RADDOPPIA E LEADERSHIP DEL CENTRO-DESTRA CONFERMATA A NOLA, NELLA CITTA’ BRUNIANA LA SINISTRA E IL CENTRO-SINISTRA RESTANO NEL CONO D’OMBRA

La volontà politica dell’elettorato, espressa nel primo turno del 25 maggio e nel ballottaggio dell’otto giugno, ha confermato il radicamento del centro-destra nel contesto sociale della città bruniana. Il dato è eloquente per se stesso. E non solo se si rapporta alla coalizione maggioritaria, che comporrà la compagine di governo locale per il quinquennio 2014-2019, incentrata su Forza Italia, Socialisti riformisti e formazioni civiche, rinnovando il mandato di sindaco per Geremia Biancardi, ma anche se si rapporta con la coalizione, che ha sostenuto la candidatura di “primo cittadino” per Domenico Vitale.

Una coalizione, quest’ultima, che nel primo passaggio della tornata è stata strutturalmente e dichiaratamente di centro-destra, calibrata sull’asse costituito da Nuovo Centrodestra, Unione di Centro e Fratelli d’Italia. Una configurazione da centro-destra “altro”, ma non affatto diverso e soprattutto neanche alternativo al centro-destra con trazione garantita dagli “azzurri”, connotando, invece, uno stato di separatezza… nella stessa casa per l’identica e conclamata comune visione politica. Coalizioni consenzienti nel… contrapporsi, per una campagna elettorale, che è risultata, però, più velenosa ed avvelenata di quanto era lecito attendersi per la… fisiologia tipica delle “amministrative”; coalizioni, già forti al nastro di partenza, tanto che la partita del ballottaggio è stata giocata dai rispettivi candidati-sindaci, essendo restati gli altri tre candidati-sindaci del tutto defilati dalla scacchiera del consenso dei cittadini.

destra e sinistra insieme per vitale!!!E con il ballottaggio, il profilo di centro-destra “altro” e pro-Vitale faceva registrare una relativa… mutazione nella struttura genetica originaria, in virtù della sottoscrizione degli apparentamenti, sia con la coalizione delle liste di centro-sinistra, che aveva sostenuto, il 25 maggio, la candidatura di sindaco per Franca Maria Tripaldi, sia con la coalizione delle “civiche” a favore dell’elezione a sindaco per l’ex-presidente del Consiglio, Arturo Cutolo, a sua volta amministratore di lungo corso, in rappresentanza di Forza Italia. Un’operazione, che, sul piano della stretta valutazione politica, non veniva condivisa da Fratelli d’Italia, che si dissociava ufficialmente dallo schieramento pro-Vitale, facendo appello al proprio elettorato per il sostegno alla conferma di Biancardi alla guida del governo cittadino, con il voto di domenica. Senza dire che la lista civica per Ambrosio sindaco e la lista del Movimento 5 Stelle, con candidato-sindaco, Vallone, si chiamavano fuori dal gioco degli apparentamenti, mentre malumori e perplessità all’interno del centro-sinistra e soprattutto sul versante della lista paritaria Pd-Città Viva erano espressi con dichiarazioni pubbliche di Maurizio Costagliola e Andrea Meo, sia per l’esito del primo turno che per l’accordo programmatico d’apparentamento sottoscritto pro-Vitale. Un quadro fluido per le variazioni e le variabili frastagliate, che alla luce delle risultanze del ballottaggio verosimilmente ha giovato ben poco, e certamente non secondo le aspettative, alla coalizione pro-Vitale, mentre la coalizione pro-Biancardi senza compiere manovre particolari ed accordi al di là del proprio perimetro politico, ha “capitalizzato” al meglio la piattaforma del consenso del primo turno, attestata oltre il 40 per cento. Una strategia, recepita dalla città, con i frutti conseguenti.

arturo cutoloD’altro canto, pur nella mutazione innescata dall’accordo programmatico siglato dalle tre coalizioni anti-Biancardi, lo schieramento pro-Vitale ha conservato inalterato l’intrinseco codice… genetico di centro-destra. Una condizione, che, estrapolata dai risultati delle urne, oggettivamente, si affianca alla coalizione pro-Biancardi, ribadendo e consolidando la leadership del centro-destra in città. Una posizione, per nulla estranea alla coalizione pro-Cutolo, formata da tre “civiche moderate”, il cui tessuto connettivo si presenta con prevalenti profili di centro-destra, al di là del rilevante consenso personale acquisito dallo stesso Cutolo, a conferma della personale capacità di interloquire efficacemente con la realtà sociale della città, con la gratificazione di oltre tremila voti.

E’ lo scenario, in cui il consenso per il centro-destra, inteso in senso lato, tocca, se non supera, la soglia dell’ 80%. Ed è la risultante, che, di converso, impone sia alla Sinistra, per la quale Sel e la stessa Città Viva hanno pagato dazio, senza acquisire neanche un seggio, ad onta dell’impegno profuso, sia al centro-sinistra, una seria riflessione e una rigorosa auto-critica, alla luce della “lezione” politica resa ben esplicita dall’esito della tornata amministrativa; riflessione ed auto-critica, per… cambiare verso e concorrere in maniera costruttiva al governo della città e del territorio. Un ruolo di servizio e d’impegno, che esige un’incisiva ed efficace capacità di progetto e d’idee, con cui uscire dall’angolo della marginalità, in cui la volontà dell’elettorato ha relegato la Sinistra e il centro-sinistra, che, va ricordato, negli anni ’90 sono stati determinanti in città per l’elezione di ben due parlamentari d’area, Masullo e Manganelli, nel collegio Nola-Marigliano, così come con per l’elezione di un altro parlamentare – Massimiliano Manfredi – nelle “politiche” del 2013. Di passaggio, è utile rilevare che nella neo-compagine consiliare, il Pd-Città Viva ha acquisito un solo seggio, per Luisa Marone; nella tornata del 2009, quando il centro-sinistra sostenne la candidatura a sindaco di Franco Ambrosio, alla guida del “cartello” delle “civiche” con matrice prevalente di centro-destra, acquisì due seggi. Quando si dice… eterogenesi dei fini, con passo indietro…

Mariafranca TripaldiIn questo contesto, per la Sinistra e il centro-sinistra si pone la stringente esigenza di trovare ed usare con razionalità la bussola del…cambiare verso, per dedicarsi realmente alla città e alla soluzione delle sue problematiche, rifuggendo da obsoleti schemi per i… massimi sistemi o per la demagogia facile da proporre in termini di propaganda spicciola, ma che non… pagano mai; raddoppiano, invece, gli impegni e gli oneri di responsabilità politica ed amministrativa per il centro-destra maggioritario nel governo locale, con quindici consiglieri e il sindaco, e per quello – absit… iniuria verbis – di complemento, ben folto sui banchi della minoranza, con cinque consiglieri. Non va dimenticato, d’altra parte, che la città, per la prima volta, ha “conosciuto”, con Biancardi sindaco, un ciclo di consiliatura quinquennale regolarmente concluso con il voto di maggio-giugno, dopo oltre vent’anni di amministrazioni ballerine, prive di coesione e minate da personalismi particolaristici, in stato permanente di conflittualità, da cui sono state segnate tutte indistintamente le rappresentanze partitiche, lasciando la città… senza guida reale e identificabile negli obiettivi politici, facendo prevalere “l’apparato dirigenziale della burocrazia del palazzo”. E’ un cospicuo investimento fiduciario, quello compiuto dai cittadini verso il centro-destra double face, da valorizzare con l’efficacia di scelte adeguate e di lunga visione per la città e il territorio.

Sono rilevanti le sfide, da cui è attesa Nola, già nell’immediato, a cominciare dalle opzioni e dalle opportunità socio-urbanistiche e di sviluppo economico, connesse con l’istituzione della Città metropolitana di Napoli, in dirittura d’arrivo a gennaio prossimo; tema forte, che, però, nella conclusa campagna elettorale è stato tenuto sotto-naftalina, in assordante… silenzio. E c’è tanto altro da porre in campo, per rimettere in sesto la città, che nel giro degli ultimi decenni s’è spogliata di quelle funzioni, che fino agli anni ’70 l’hanno animata sul piano sociale ed economico-produttivo. Funzioni smarrite, sulla cui analisi sarà possibile soffermarsi in altre, successive note.

di Geo

NOLA. GIGLI: DIMISSIONI DE SIMONE, VALLONE (M5S): “SCELTA IRRISPETTOSA NEI CONFRONTI DELLA CITTA'”

Fanno discutere in città le dimissioni del direttore artistico della Fondazione Festa dei Gigli, il maestro Roberto De Simone.

Sono molti a chiedersi se le dimissioni del maestro siano state più un’occasione persa per Nola o una sconfitta dello stesso De Simone che, accettando l’incarico (cinquantamila euro all’anno pagabili in rate trimestrali) si era impegnato a rilanciare la Festa recuperando quella che era la tradizione originaria della kermesse, a cominciare proprio dalle musiche (definite dallo stesso più da discoteca) e dall’abbassamento del volume degli strumenti elettronici, oggi tra i motivi principali del “divorzio” con Nola.

Per quanto riguarda le musiche e la strumentazione elettronica, il presidente della Fondazione Raffaele Soprano, nella conferenza stampa di martedì scorso convocata per spiegare i motivi delle dimissioni del maestro ha tenuto a sottolineare: “Le realtà che ruotano intorno alla Festa avevano recepito il messaggio del maestro – chiosa Soprano – tanto è vero che nella giornata di ieri abbiamo firmato un protocollo di intesa tra i Maestri di Festa e gli operatori degli strumenti acustici per ridurre notevolmente il volume degli strumenti elettronici. Anche per i testi delle canzoni e le musiche si stava lavorando nell’ottica del recupero della vecchia sinfonia nolana; il progetto di normalizzazione della Festa era stato fissato in cinque anni, probabilmente il maestro sperava di poterlo raggiungere in brevissimo tempo. Il direttore artistico – continua Soprano – sapeva benissimo che le manifestazioni del ‘Giugno Nolano’ erano ad esclusivo appannaggio dell’assessorato ai beni culturali, mentre alla Fondazione spetta l’organizzazione del sabato dei comitati, la domenica della ballata e i tre giorni successivi; dolersi per la mancata consultazione per il programma del Giugno non serve; al maestro era stata comunque riservata la serata più importante del post-ballata, il mercoledì sera, per la rappresentazione in piazza Duomo del suo nuovo spettacolo sulla rivisitazione di vecchie melodie napoletane”.

armando valloneNon sono pochi quelli che hanno considerato le dimissioni del maestro De Simone, in pieno Giugno Nolano, come uno schiaffo alla città. “Non conosco le ragioni, ma penso che dimettersi 20 giorni prima della kermesse non sia una scelta rispettosa nei confronti dei cittadini di Nola – scrive sul suo profilo Facebook il candidato sindaco del M5S Nola Armando Vallone – La Festa ha bisogno di una direzione artistica, non di un Direttore”.

di ra.na.

NOLA. M5S, GLI ATTIVISTI “STORICI” CONTRO VALLONE E LA SUA LISTA

A pochi giorni dal voto per il rinnovo del civico consesso bruniano il candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle, Armando Vallone, viene duramente attaccato da alcuni “storici” attivisti, contrari alla formazione di una lista pentastellata.

Pubblichiamo di seguito la nota integrale pervenutaci a mezzo e-mail dal gruppo nolano degli attivisti del M5S che si definiscono “storici”:

Gli ‘orfanelli’ del Movimento 5 Stelle a Nola.

Si potrebbe definire ‘la triste storia di un giovane ricco’ (per citare una storica strisca di Alan Ford) quella del candidato sindaco Armando Vallone, il quale ha brigato per mesi insieme ai propri compagni di strada Giulio Filippone, Giuseppe Tarallo e altri per realizzare una lista con il ‘logo’ del 5 Stelle (diciamo ‘logo’ perché lo stesso Vallone più volte in pubblico ha definito il Movimento come un semplice ‘logo’ per traghettare qualcuno nelle cariche elettive) in barba a tanti attivisti storici e simpatizzanti del Movimento che sulla competizione per le amministrative avevano idee un po’ diverse.

A pochi giorni dalla data delle elezioni il candidato Vallone e la banda di candidati nella lista 5 Stelle a Nola sono stati definitivamente abbandonati da tutto il Movimento. Gli è rimasto solo il ‘logo’ sulla lista e un tristissimo video con un Grillo – manifestamente stanco e disorientato – alla fine del comizio di Napoli letteralmente ‘tarpato’ (la descrizione del fatto viene da diversi attivisti storici presenti) dal candidato Vallone.

Povero Grillo! Non si è reso conto che, come il suo Movimento, è diventato anch’egli un ‘logo’ per la campagna a Nola dell’aspirante sindaco.

Non ci tiene certo a farlo sapere, il candidato Vallone, di essere stato abbandonato in ‘autostrada elettorale’ sia dagli attivisti storici che dai parlamentari del Movimento.

Il segno di tale senso di abbandono vissuto da Vallone e dai suoi sodali è stato evidente durante il comizio di Grillo a Napoli lo scorso otto maggio. In anticipo sulla campagna estiva contro l’abbandono dei cani in autostrada, appunto, i candidati di Nola hanno srotolato uno striscione con su scritto: “Movimento 5 Stelle Nola – Non Lasciateci Soli”.

Ci mancava solo scrivessero a Grillo: ‘Se ci abbandoni il bastardo sei tu!’

Purtroppo la campagna contro l’abbandono dei candidati di Nola non ha sortito gli effetti sperati, anzi, non solo è stato considerato degno di attenzione ma addirittura corrono, nel Movimento, notizie di una notevole irritazione da parte dei parlamentari campani rispetto al comportamento dei nolani (pare che il commento di un noto parlamentare locale sia stato: ‘mparateve a campa’).

Ma cosa ha scatenato questo atteggiamento di totale preclusione ai candidati di Nola da parte di tutta la base e dei parlamentari del Movimento?

La risposta ci è stata data (in maniera quasi unanime) da diversi attivisti storici di Napoli e Provincia. In pratica, secondo gli aderenti al Movimento 5 Stelle, la lista a Nola, realizzata da Giulio Filippone, Armando Vallone, Giuseppe Tarallo e altri, anche se certificata non rispetta alcuno dei principi del Movimento.

La posizione degli attivisti storici e dei parlamentari rispetto alla situazione nolana si riassume cosi: “Questa lista sarebbe stata decisa senza passare per una assemblea pubblica e, ci riferiscono, che pur di raggiungere il numero minimo di candidati i componenti di questa lista siano stati esortati ad inserire anche le loro mamme. Insomma, una lista fatta da persone che non sono attivisti del movimento 5 stelle, come andrà a finire?”.

La conseguenza di tale ferocissima polemica interna al Movimento ha determinato, unico caso in tutta Italia, che la lista a Nola non è stata supportata né dagli attivisti storici né dai parlamentari i quali hanno inteso non partecipare ad alcuna manifestazione o evento elettorale a sostegno del candidato Vallone nonostante i numerosi e pressanti inviti dei promotori.

Triste la storia del candidato Vallone e degli altri promotori della lista a 5 Stelle a Nola: hanno ottenuto il tanto desiderato ‘logo’ ma si sono dovuti accorgere, con loro grande stupore, che il Movimento non è solo ‘un logo’.

Alla fine di tale disamina tragicomica della situazione della lista a 5 Stelle di Nola e a pochissimi giorni dalla data della consultazione elettorale, intendiamo proporre un appello pubblico a i partiti e movimenti politici di Nola:

ADOTTATE I CANDIDATI DEL MOVIMENTO 5 STELLE AL COMUNE DI NOLA!!!!

Abbandonati dal Movimento di Grillo, che possano trovare una adeguata dimora e tanto, tanto amore negli altri partiti del territorio.

NOLA. M5S: TERRITORIO 0, CON IL DOTT. ANGELO CONSOLI ED IL PROF. LIVIO DE SANTOLI

Territorio 0 è un manifesto che illustra un programma di sviluppo territoriale e politico amministrativo, fondato su basi tecnico-scientifiche e che suggerisce soluzioni operative alle nuove generazioni degli amministratori locali.

Tre grandi pensatori del nostro tempo hanno delineato una nuova visione olistica, ciascuno nel proprio campo: Jeremy Rifkin per una energia ad emissioni zero ed un mondo post carbon; Carlo Petrini per una agricoltura a chilometro zero e il ritorno alla sovranità alimentare del territorio; Paul Connett per un modello di consumi a rifiuti zero senza discariche e inceneritori. Territorio 0 porta a sinergia queste tre grandi visioni in un programma politico amministrativo direttamente realizzabile sul territorio dalle amministrazioni virtuose.

Nola sarà la prima città in Campania ad ospitare il Prof. Livio De Santoli, ordinario di Impianti e Fisica tecnica presso l’Università La Sapienza di Roma, ed il Dott. Angelo Consoli, Presidente fondatore del CETRI-TIRES, circolo europeo per la Terza Rivoluzione Industriale e direttore della campagna che ha portato all’approvazione della strategia energetica europea meglio conosciuta come il “pacchetto clima energia 20 20 20” approvata durante il semestre di presidenza tedesca dell’Unione Europea.

All’appuntamento del 21 Maggio, presso L’arca e l’arco, in Via On. Francesco Napolitano n.26/28 dalle ore 18.00 sarà presentato il libro Territorio 0, che comprende saggi dei suoi ispiratori ed anche dall’economista Alessandro Politi, inventore del concetto di “neocrescita”, del blogger e scrittore “Sergio Di Cori Modigliani”, italo argentino e membro per la commissione Kirchner di revisione del debito in Argentina, ed Eric Toussaint, professore belga fondatore della CADTM (Commissione per l’annullamento del Debito del Terzo Mondo) e membro delle Commissione del Presidente Correa per la revisione del debito dell’Ecuador, e teorico del concetto di “debito immorale”.

La manifestazione è dedicata a tutti i cittadini vogliosi di ottenere un riscatto per il territorio in cui vivono ed è al contempo rivolta a tutti gli amministratori della città e, dunque, a tutti i candidati alla carica di sindaco e di consigliere alle prossime elezioni amministrative.

di M5S Nola

NOLA. SORTEGGIO SCRUTATORI: ATTESA PER IL COMMISSARIO AD ACTA, IMPAZZA INTANTO LA CAMPAGNA ELETTORALE (ANCHE SUL WEB)

La riunione della commissione elettorale comunale per la nomina degli scrutatori, che si sarebbe dovuta tenere ieri, lunedì 5 maggio, come preannunciato dal sindaco Geremia Biancardi è andata deserta, quindi a decidere sulla scelta dei 120 scrutatori sarà un commissario ad acta nominato dalla Prefettura.

Con apposito manifesto l’ufficio elettorale renderà noto il giorno della convocazione e la data della seduta pubblica per il sorteggio degli scrutatori tra gli iscritti nel registro (circa 2500).

Intanto l’elenco dei presidenti dei 38 seggi che la Corte d’Appello di Napoli ha trasmesso da oltre otto giorni all’ufficio elettorale (regolarmente pubblicato sul sito istituzionale di quasi tutti i comuni d’Italia) a Nola misteriosamente non è stato ancora pubblicato. La cosa strana è che ultimamente è stata stilata dal Ministero della Funzione Pubblica una graduatoria dei comuni virtuosi al fine del rispetto degli obblighi di pubblicazione ai sensi del decreto legge 33/2013 ed il Comune di Nola è posizionato tra i primi posti dei Comuni della Provincia di Napoli. La mancata pubblicazione dell’elenco diventa quindi ancor più assurda ed inspiegabile, conoscendo tra l’altro la solerzia di alcuni uffici comunali.

La vigilanza della Polizia Municipale sulle affissioni abusive intanto continua. I primi verbali sono già stati notificati ai candidati trasgressori. La tensione è ancora alta sul fronte dell’attacchinaggio dei manifesti elettorali negli spazi consentiti, probabilmente insufficienti ad accogliere i candidati di ben sedici liste. La totalità dei manifesti restano affissi pochi minuti per poi essere sostituiti. Spesso ci sono forti tensioni tra gli addetti alle affissioni per accaparrarsi un posto sul tabellone elettorale. Stiamo assistendo ad una campagna tutt’altro che sobria, ci sono candidati che hanno iniziato a spendere da tempo risorse. A molti sfugge però che ai sensi della vigente normativa tutte le spese sostenute per la campagna elettorale superiori a 2500 euro devono essere documentate, a fine campagna elettorale, attraverso un consuntivo presentato dal mandatario, altrimenti si incorre in sanzioni pesantissime.

enzo de lucia fbParallelamente intanto c’è una campagna elettorale che punta su un’attività costante di aggiornamento sulla Rete ed in particolare sui social network, con una, a volte, anche corposa produzione di video e foto pubblicati. Attualmente il primato spetta al vicesindaco Enzo De Lucia con un book fotografico di oltre 3000 foto. La lista più presente sul Web è “Io sto con la Tripaldi”, seguita da “Più Nola” con i santini di quasi tutti i candidati.

Infine non manca chi i manifesti li fa viaggiare per la Città, anche in bicicletta, come nel caso di Arturo Cutolo. Una soluzione che potrebbe essere una valida alternativa ecologica – e legale – all’arroganza delle affissioni abusive ed inquinanti.

di ra.na.

NOLA. ACQUA PUBBLICA, M5S: “LA TRIPALDI SI ATTRIBUISCE MERITI NON SUOI”

Dopo la ben studiata ed “homemade” intervista rilasciata dalla candidata sindaco Maria Franca Tripaldi, il M5S Nola sente l’esigenza di fare chiarezza, invitando tutti a prendere seriamente a cuore l’impegno che, fino ad ora, oltre alle parole della candidata sindaco non vede ancora nessuna firma sulla dichiarazione di impegno ad aderire alla rete dei sindaci.

Ed anzi, la candidata sindaco pare attribuirsi meriti non suoi, quando afferma di non averci mai visto in dieci anni di lotte. Vogliamo ricordare alla Sig.ra Tripaldi che le liste che fanno parte della Sua coalizione, la appoggiano solo in quanto vincitrice delle primarie del centrosinistra. E vincere le primarie non significa potersi attribuire gli anni di lotta posti in essere dai rappresentanti delle altre liste, Città Viva in particolare.

Ed infatti, nel programma della lista “Io sto con la Tripaldi”, udite udite, nonostante la presenza di tre candidati di Sel area nolana (che davvero ha sostenuto la lotta per l’acqua pubblica), non vi è menzione, nemmeno un accenno a dire il vero, alla problematica dell’acqua pubblica. Ennesima sconfitta nella sconfitta per i ragazzi di Sel che reclamano di dare voce alla sinistra, senza avere avuto nemmeno la possibilità di inserire nel suddetto programma un punto così importante.

Ma vi è di più. E ci rivolgiamo direttamente a Lei, Maria Francesca.

Un anno fa, probabilmente, Lei nemmeno conosceva le persone che si sono realmente prodigate e battute per scrivere quella dichiarazione di impegno. Noi conosciamo bene i ragazzi di Città Viva, del Comitato Civico e di Sel. Ed accettiamo critiche, purchè costruttive, da parte loro ma di certo non da Lei. Il moVimento nasce proprio per dare manforte a quei cittadini ed a quelle associazioni che già esistono da anni sul territorio e di cui, purtroppo, la politica si ricorda solo un mese prima delle elezioni.

Veniamo alla franchezza. Lei dice di aver firmato “da tempo” la dichiarazione di impegno. Tuttavia, Gianluca Napolitano, il giorno 30 Aprile 2014 affermava: “se non l’avesse già fatto oggi, Mariafranca Tripaldi sottoscriverà l’impegno”.

Piccola bugia o mancata concertazione con tutti i sostenitori della coalizione? Certo è chel’ingranaggio è già inceppato.

Ad ogni modo, volendo smorzare i toni della polemica, che Lei abbia firmato davvero o no, poco importa. Ci basta la Sua parola di donna e di mamma e siamo consapevoli che proprio grazie a coloro che sostengono quelle liste, che davvero si sono spesi per l’acqua bene comune, lotteremo insieme per raggiungere il risultato di dire finalmente: No alla Gori!

di M5S Nola

NOLA. ACQUA PUBBLICA, MARIA FRANCA TRIPALDI: “MENTRE GLI ALTRI FANNO PROPAGANDA, IL NOSTRO IMPEGNO E’ CONCRETO”

Mariafranca TripaldiAcqua pubblica: con una nota la candidata a sindaco del centrosinistra Maria Franca Tripaldi mette i puntini sulle “i”.

“La battaglia per i beni comuni non si improvvisa. Ci fa piacere che in campagna elettorale si sveglino le coscienze e persino l’entusiasmo dell’ultim’ora del Movimento 5 Stelle. Fino a ieri non li avevamo mai visti, ma tutti sono i benvenuti. Come noto – precisa Maria Franca – dieci anni di battaglie e mobilitazioni non si inventano”.

“Fino a prova contraria – sottolinea la candidata sindaco – sono le liste della coalizione di ‘Nola che Cambia’ a presentare alla città i candidati che in questi anni hanno difeso l’acqua pubblica. È il nostro campo quello che esprime le competenze e la passione per trovare una soluzione reale e concreta”.

“La dichiarazione di adesione alla rete dei sindaci dell’ATO 3 per l’acqua pubblica (scritta peraltro da uno dei presentatori delle mie liste) l’ho firmata da tempo – rilancia battagliera la Tripaldi – Anzi, mentre gli altri fanno vuota propaganda la situazione si aggrava di giorno in giorno: il 31 marzo scorso il commissario straordinario Carlo Sarro, deputato di Forza Italia, ha deciso aumenti delle tariffe dell’acqua del 44% nel 2014 e del 68% nel 2015 (DELIBERA COMMISSARIALE N. 27/2014). I cittadini di Nola e di tutto il vesuviano, già in grande difficoltà economica, alla fine del mese di giugno si vedranno recapitare bollette ancora più salate, e tutto questo solo per salvare il carrozzone GORI e raccattare qualche voto per la campagna elettorale. Paolo Russo e Geremia Biancardi sono d’accordo con tutto questo? O pensiamo che la risposta possa arrivare da Arturo Cutolo, Domenico Vitale e Franco Ambrosio, che magari non sanno neppure di cosa parliamo? Se i nolani mi concederanno l’onore di essere il loro sindaco impugnerò immediatamente gli aumenti tariffari deliberati il 31 marzo”.

A dare man forte alla Tripaldi, interviene Giuseppe Di Palma, candidato di SEL nella lista civica “Io sto con la Tripaldi”: “Bisogna dire basta a questa gestione privatistica e fallimentare che ha visto solo l’aumento sconsiderato dei costi senza alcun miglioramento del servizio per i cittadini. E’ ora di applicare il referendum del 2011, di sciogliere la GORI s.p.a. e di passare ad una gestione pubblica, democratica, solidale e partecipata dell’acqua”.

io sto con la tripaldipd città viva tripaldiriformisti per nola tripaldi

(CS)

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