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Archivio per il giorno “marzo 13, 2015”

COMUNE DI NOLA. NOMINA NUCLEO DI VALUTAZIONE: 57 DOMANDE PRESENTATE, 45 AMMESSI E 12 ESCLUSI – TUTTI I NOMI

E’ in dirittura d’arrivo la nomina del Nucleo di Valutazione al Comune di Nola, scaduto da oltre un anno e non ancora nominato. Ben 57 le domande presentate di cui 45 ammesse e 12 escluse per mancanza di requisiti. Tra gli esclusi anche due componenti nominati nel precedente Nucleo. Solo 16 sono i residenti a Nola.

Ecco chi ha presentato domanda: Napolitano Andrea Nola via Polveriera 283; Crispi Franco Pagani via G. De Gasperi; Sarasin Martina Nola via. S. Francesco 150; Ambotta Giliberto Dignano (Udine); Russo Eugenio Nola via S. Luca; Nocerino Giuseppe Somma Vesuviana via Garibaldi; Esposito Salvatore Nola via A. De Gasperi 6; Trivellini Roberto Napoli via Fedro 4; De Vivo Vincenzo Ottaviano via Trappittella; Prisco Giovanni Nola via S. Paolo Belsito; Bottiglieri Paolino Fragneto Monforte (Bn); Aliperta Adele Somma Vesuviana via Pilota G. Aliperta; Tarantino Paolo Frattamaggiore Corso Durante 153; Pappalardo Luigi Nola Parco Mimose; Granata Giovanni Giugliano; Cassese Carmela Nola via De Gasperi; Maglione Ciro Cercola via Carafa; Cacchione Giacomo Angri via Cervinia; Vignone Stefano Napoli via Tasso 428/a; Rippa Mariano Sant’Anastasia via Somma; Coscia Gabriella Napoli via Tasso 428/a; Vecchione Aniello S. Paolo Belsito via G. Bruno; Capece Mario Salerno; Esposito Giuseppe Visciano; Vetrano Marianna S. Felice a Cancello; Napolitano Francesco Nola via A. Laterizio 185; Fusco Gaetano Nola via Cimitile; Mastrofini Roberto Roma via Conca d’Oro; Penza Renato Napoli via A. Volta; Abbate Jessica Agata Saviano via Astotelle; Morea Gianpaolo Salerno; Esposito Angelo Marigliano via corso Poerio 15; Longobardi Gaetano S. Maria La Carità via Petraro 204; Santella Antonio Nola via Feudo; Ruocco Antonio Lettere; Montella Sabato Visciano via dei Caduti; Scotti Felice Nola via. A. Laterizio 122; Cavaliere Gennaro Pozzuoli; Caruso Salvatore Quadrelle via L. Auricchio; Manganiello Felice Saviano via Cuti; Smaldone Vincenzo S. Antonio Abate; Santella Antonio Nola via Stella; Scotti Luigi Casamarciano; Camera Gabriela Napoli viale Augusto; Riccio Raffaele S. Paolo Belsito via per Lauro; Vecchione Luisa Nola via dei Cipressi; Ariano Michel Torremaggiore; Campanella Savina Nola via S. Chiara 18; Cirillo Pellegrino S. Gennaro Vesuviano; Alfieri Nicola Comiziano; Nacarlo Salvatore Ascea (Salerno); D’Urso Antonio S. Giorgio a Cremano; Mauro Vincenzo Nola via Circumvallazione; Cafarelli Pasquale Nola via G. Verdi 51; Pesce Luigi Marigliano corso Emanuele; Cimmino Ciro Somma Vesuviana.

Voci di corridoio danno in pool position Giovanni Prisco, attuale presidente dell’ordine dei commercialisti di Nola; Raffaele Riccio, ex sindaco di S. Paolo Belsito; Gaetano Longobardi di S. Maria La Carità (prefettura di Napoli); i commercialisti Antonio Santella (Nola) e Angelo Esposito (Marigliano), già membri del precedente Nucleo di Valutazione.

Al presidente del Nucleo di Valutazione spetta un compenso di € 1.465,43 mensile, mentre ai componenti € 1.229,10/mese se liberi professionisti ed € 976,95/mese se dipendenti pubblici.

di ra.na.

PIAZZOLLA DI NOLA. PRIMO INTERVENTO DI POTATURA ASSISTITA DEL PLATANO ORIENTALE DI VILLA ALBERTINI

albero piazzolla 1“E’ stato in assoluto il primo intervento di potatura assistita quello effettuato mercoledì scorso al platano orientale, appartenente alla famiglia delle platanacea, di circa 200 anni, presso la rotonda di Villa Albertini a Piazzolla”. Così il presidente della commissione ambiente Giancarlo Moccia.

albero piazzolla 2“Ad assistere l’intervento di dendrochirurgia dell’esemplare monumentale due agronomi, uno di fiducia della ditta affidataria ed l’altro nominato dall’amministrazione comunale, l’agronomo Matteo Palmisani. La manutenzione – continua Moccia – è stata eseguita sia per mettere in sicurezza l’albero (era dal 2007 che non veniva eseguito alcun trattamento) ma sopratutto per evitare che l’“icona monumentale” di Piazzolla potesse, per incuria, essere abbattuta, come successe alcuni anni fa per il frasso secolare di Saviano. A relazionarsi con il caposquadra della ditta affidataria dei lavori e con il responsabile del verde comunale Bernando Arienzo è stato l’agronomo Palmisani, il quale ha spiegato di quali interventi necessitava l’albero per tutelare la staticità della struttura ma sopratutto per riparare ai danni causati da tagli effettuati a carico degli apici delle tre branche principali nelle precedenti potature. L’albero aveva grosse ferite alla base del tronco causate da macchine per interventi di manutenzione stradale e rotture di rami causati da eventi atmosferici”.

albero piazzolla 3“Lo stesso Palmisani, la cui collaborazione è stata preziosissima e resa a titolo gratuito, ha affermato che nel prossimo futuro dovranno essere effettuati altri interventi di dendrochirurgia lungo il tronco principale per la cura delle ferite alla base del colletto cautelando il tutto con resine che dovranno evitare di infettare pericolosamente l’intero tronco. Infine – conclude Moccia – è necessaria anche l’asportazione di un metro di diametro dell’asfalto che circonda l’albero che non permette alle radici il naturale ‘scambio gassoso’ con l’atmosfera”.

di ra.na.

LUIGI CORTILE, MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE RIVIVE NEL RACCONTO DI GERARDO SEVERINO

cortile 1Nell’Antico convento di Santo Spirito presentato l’interessante e ben strutturato libro, che rivisita l’azione e la personalità del maresciallo maggiore delle Fiamme gialle, che nel 1945 morì, in Austria, nel campo di stermino di Melk , dov’era stato deportato dai nazisti per l’azione di soccorso e aiuto umanitario verso i profughi ebrei i perseguitati politici, favorendone la salvezza di vita con la fuga in Svizzera. Intervento del comandante generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo. Attenta partecipazione delle rappresentanze istituzionali territoriali e delle delegazioni degli istituti scolastici cittadini, con gli onori di ospitalità resi dal sindaco Geremia Biancardi e dall’assessore alle attività culturali, Cinzia Trinchese.

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Figura nella Galleria – non particolarmente estesa e ampia, composta in Italia da poco più di cinquecento persone – evocativa di quegli “Uomini giusti tra le nazioni”, che connotarono la propria esistenza con sobrietà di stile, linearità di costumi etici e generosità di coraggio, coniugando la dimensione del privato con quella del pubblico e dell’osservanza dello spirito civico. E “Uomini giusti tra le nazioni” sono coloro che- per le benemerenze umanitarie acquisite nel contrastare la drammaticità della Shoah e riconosciute dalla Corte suprema dello Stato d’ Israele – vissero la devastante temperie della seconda guerra mondiale e che, a fronte della perversa spirale nazi-fascista delle leggi razziali, culminate nell’orrendo genocidio degli ebrei, seppero professare e soprattutto praticare, con spirito di abnegazione di sé e somma dedizione, i valori della solidarietà, fino al sacrificio della propria vita.

E’ Luigi Cortile, nato nella città bruniana nel 1898 e morto nel 1945 in Austria nel campo di sterminio di Melk, dove era stato deportato per l’azione di soccorso ed aiuto, che aveva fornito ai profughi ebrei e ai perseguitati politici, favorendone la fuga in Svizzera e sottraendoli alla “caccia” che veniva loro data dai funzionari e agenti dei servizi polizieschi e militari nazi-fascisti; “caccia”, ch’era diventata assillante e capillare, dopo le vicende dell’8 settembre del 1943, segnatamente nei territori del Nord, strategicamente importanti anche per i presidi dell’industria bellica della Germania hitleriana, tenuti sotto il rigido controllo delle truppe tedesche. Ed erano i territori, sottoposti al governo-fantoccio della Repubblica sociale italiana, che diventeranno il teatro fosco e cruento della guerra civile, tra le milizie fasciste e i gruppi del Movimento di liberazione nazionale.

La coraggiosa attività umanitaria, in cui fu impegnato Luigi Cortile, si rivelò decisiva per la salvezza di un numero indeterminato di ebrei e perseguitati politici, con la sfida aperta verso il pericolo, fino a porre costantemente a repentaglio la propria vita. Una missione, tanto affine e simile alla straordinaria esperienza filantropica di Giorgio Perlasca, che a Budapest riuscì a sottrarre allo sterminio nazista migliaia di donne e uomini di religione ebraica. Una vicenda unica, quella di Perlasca, delle quale, come si sa, la conoscenza divulgativa si deve soltanto alle testimonianze delle persone che aveva salvato, quasi a far da contrappunto al pieno riserbo di colui che n’era stato l’artefice, ritornato alle normali attività di lavoro, dopo l’epilogo della guerra. Giorgio Perlasca riteneva che in terra ungherese aveva adempiuto un normale dovere di umana coscienza. E nulla di più.

Di certo, sono significativi i profili di umana esemplarità, con cui Luigi Cortile si è consegnato alla Galleria degli “Uomini giusti tra le nazioni”. Si era appena arruolato nella Regia Guardia di Finanza, quando, a diciannove anni, conobbe le vicende del primo conflitto mondiale, che sconvolse l’Europa con tragedie e atrocità infinite; vicende, che lo videro impegnato in terra balcanica. Negli anni ’30, Luigi Cortile è reggente dei servizi doganali a Clivio, in provincia di Varese. Un ruolo che assolse con spiccato senso del dovere. Poi si aprirono gli scenari della seconda guerra mondiale, la cui distruttività fu di spessore ben più ampio del conflitto del ‘ 15\18. E nell’Italia del dopo-armistizio del ’43, spaccata in due, Luigi Cortile, che non aveva aderito al fascismo né alla Rsi , entrò in rapporto con l’organizzazione umanitaria e di matrice cattolica, che a Clivio, si rapportava al parroco don Gilberto Pozzi, e con i gruppi del Movimento di liberazione nazionale. E’ il rapporto, con cui diventò efficace la rete di aiuto agli uomini e alle donne, per evitarne la deportazione nei campi di concentramento e di sterminio, disseminati nell’Europa, occupata dalle truppe della Germania nazista.

La vicenda biografica, la personalità e l’azione di Luigi Cortile, insignito nel 2006 della Medaglia d’oro al merito civile, sono raccontate con ricchezza di dettagli e documenti, con un buon corredo fotografico, nel libro di Gerardo Severino, capitano delle Fiamme gialle e direttore del Museo storico della Guardia di Finanza; libro, intitolato “Luigi Cortile, il buon doganiere di Clivio” e presentato nell’Antico Convento di Santo Spirito, con un folto parterre, formato dalle rappresentanze istituzionali del territorio e dalle delegazioni dei giovani degli Istituti d’istruzione superiore cittadini. Di rilievo, l’intervento del Comandante generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo, che sviluppava riflessioni analitiche sull’attualità delle “lezione di vita” di Luigi Cortile nell’aver saputo fare scelte dei giustizia e di amore per il prossimo, secondo lo spirito che deve improntare la civile convivenza e la democrazia; scelte di bene verso i deboli e di dedizione alla libertà. Il libro di Gerardo Severino – evidenziava Capolupo – è un eccellente testo, che rende un doveroso riconoscimento all’altruismo e alla generosità di Cortile.

cortile 2A rendere gli onori di ospitalità il sindaco Geremia Biancardi, che sottolineava il patrimonio di valori e di ideali, incarnato da Luigi Cortile; patrimonio, che onora la città e di cui le giovani generazioni devono fare tesoro. E sull’importanza della conoscenza degli uomini, il cui pensiero e le cui opere illustrano la storia della città e del territorio, si soffermava l’assessore alle attività e ai beni culturali, Cinzia Trinchese. Un’esortazione, soprattutto per i giovani, a rapportarsi con la storia locale, quale riscoperta dell’identità culturale di appartenenza.

Il sigillo dell’iniziativa era espresso dall’artistico Giglio in miniatura, simbolo della città, donato dal “primo cittadino” al Comandante generale della GdF, Saverio Capolupo. Un atto d’omaggio per l’illustre ospite a testimonianza della Festa Eterna, che fa parte del patrimonio della cultura immateriale mondiale, sotto la tutela dell’Unesco.

di Geo

CASAMARCIANO. COMUNALI, MANZI PUNTA AL BIS

andrea manziIl sindaco Andrea Manzi sarà nuovamente candidato alla guida di “Casamarciano Libera e Giusta”, la lista civica con cui vinse le elezioni nel 2010.

Manzi, avvocato civilista, ha deciso di concorrere per il secondo mandato in vista delle elezioni di maggio 2015. La scelta è stata presa nei giorni scorsi anche a seguito dell’appello pubblico con cui il suo gruppo di maggioranza gli ha chiesto di “continuare il percorso tracciato” nell’ultimo quinquennio.

“Ringrazio consiglieri, assessori e sostenitori della lista che con un pubblico attestato di stima mi hanno chiesto di ricandidarmi – dichiara Manzi – Li ringrazio soprattutto per il loro entusiasmo, un entusiasmo contagioso e che non fa che rafforzare il mio desiderio, che è poi anche loro, di proseguire lungo la rotta che cinque anni fa ci siamo dati per guidare il nostro paese verso obiettivi sempre più importanti. Il loro appello è stata una dimostrazione spontanea ed efficace della voglia di continuare a realizzare gli obiettivi del nostro programma elettorale e di porne in essere molti altri. Con il loro messaggio hanno interpretato e anticipato il mio desiderio di andare avanti nell’interesse di Casamarciano e di affidare ad altri cinque anni di amministrazione il raggiungimento di nuovi traguardi. Per questi motivi non posso che dire sì alla richiesta di ricandidarmi a sindaco, sicuro che insieme continueremo a costruire il futuro della nostra comunità”.

(CS)

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