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di ra.na. & co… contro "il sistema" della camorra dell'usura e della violenza, è un blog indipendente, nato dall'idea di persone libere che hanno a cuore le sorti della loro terra, l'Area Nolana

Archivio per il giorno “marzo 17, 2015”

NOLA. DOVEROSI CHIARIMENTI DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA NICOLETTA ALBANO SULLA VICENDA DEL BIMBO CON L’EMATOMA AL GLUTEO

nicoletta albano“Nessuna violenza. Il nostro istituto è noto per la grande professionalità che caratterizza l’intero corpo docente”. Pugno duro della direttrice del secondo Circolo didattico Maria Sanseverino di Nola, Nicoletta Albano, nelle ultime ore nell’occhio del ciclone mediatico dopo la pubblicazione su Facebook della foto di un bimbo con un evidente ematoma al gluteo. Una vicenda che, nell’arco di pochi giorni, ha fatto il giro del web scatenando forti reazioni, soprattutto nei genitori, preoccupati per la salute e l’incolumità dei figli.

“Il nostro circolo – esordisce la dirigente Albano al nostro blog – è noto non per fatti di violenza quanto per la sensibilità e la professionalità dei docenti, per la ricchezza dell’offerta formativa e per la molteplicità delle attività poste in essere per l’arricchimento del percorso scolastico dei ragazzi. Con orgoglio mi preme sottolineare che è l’unica scuola riconosciuta sul territorio dal ‘polo qualità’ di Napoli perché realizza un sistema che soddisfa i requisiti normativi e qualitativi della didattica. La dimostrazione è l’alto numero di iscrizioni sempre in aumento. Quest’anno sono state istituite due nuove classi. Ogni anno siamo l’unica scuola del territorio ad essere invitata alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico alla presenza del Ministro alla Pubblica Istruzione ed il Capo dello Stato. Sulla vicenda del bimbo – chiosa la dirigente Albano – sono state dette tante falsità. Innanzitutto non si tratta di un bimbo di quattro anni frequentante la scuola materna, ma di un iscritto alla scuola elementare di otto anni. La docente dove è accaduto l’episodio mi ha riferito che nell’accompagnare il bambino al suo posto, al momento di sedersi, è scivolato sulla stessa provocandosi l’ematoma. Nessun dolore, nessun pianto. Il bimbo ha subito ripreso la normale attività”. Quella “macchia” sul gluteo evidentemente ha spaventato la mamma del minore, che ha affidato a Facebook la sua reazione, pentendosi l’indomani, come ha precisato la stessa dirigente Albano: “Il giorno successivo la mamma si è scusata di avere affidato le sue ansie ai Social Network, ha espresso stima nei confronti dei docenti e si è impegnata a fare una smentita ufficiale per porre fine alle tante strumentalizzazioni sull’accaduto. Tra l’altro la signora è una persona che ha collaborato con il nostro Circolo didattico e conosce la professionalità che caratterizza da sempre l’operato delle docenti”.

di ra.na.

IL BILANCIO PARTECIPATIVO, UNA FINESTRA SULLA CITTA’

Il primo anno pochi fondi a disposizione, pochi progetti presentati e finanziati. L’anno successivo i fondi sono stati molti di più così come anche i progetti.

Quest’anno i progetti presentati sono stati più di trenta e i fondi a disposizione sono € 175.000. Questi dati cominciano ad essere consistenti e tali da autorizzare letture dell’iniziativa anche sotto aspetti diversi.

Per esempio, senza entrare nel merito dei singoli progetti, tutto questo consente alcune osservazioni sui rapporti fra la parte attiva della Città e la parte decisionale, l’Amministrazione.

Quale visione delle necessità hanno le Associazioni Nolane? Quali le priorità dell’Amministrazione? Hanno entrambi i soggetti la stessa visione della Città e dei suoi bisogni?

Ecco a queste domande si potrebbe tentare di dare risposta mediante un’analisi attenta dell’iniziativa. Infatti se da un lato si potrebbe intendere e leggere il tutto come una serie di proposte portate all’Amministrazione da soggetti che vivono i più disparati aspetti della vita sociale, dalla sport, alla cultura, all’assistenza alle classi meno abbienti, agli extracomunitari, ecc, dall’altro si potrebbe leggere come la visione che ognuno dei proponenti, nel suo settore specifico e nella globalità cittadina, ha della Città.

Sono certo, perché toccato con mano, che alcune proposte vengono fatte con l’intento di speculare sull’iniziativa. Ci sono i soldi, cerchiamo di averne una parte.

Credo e mi auguro però che soltanto una piccola parte dei progetti si siano presentati con tali intendimenti, per cui, stante la validità dei progetti, rimane valido e credo utile il tentativo di cui sopra.

Ma per tentare una interpretazione di tal senso servono alcuni presupposti allo stato mancanti.

Sono i progetti presentati catalogabili? Certamente sì e sotto varie specie di categorie. Le più importanti di tali categorie sono quelle a cui appartengono le iniziative strutturali e continuative e quelli relative a beni necessari che una volta acquisiti rimangono a disposizione della collettività. Per chiarire il concetto basti pensare ad iniziative quali per esempio l’istituzione di un premio letterario, una attività sportiva da promuovere, un centro di assistenza per i meno abbienti, ecc. Alla seconda categoria potrebbero appartenere l’acquisizione di beni e servizi che una volta realizzata non ha bisogno di continuare ad essere finanziata. Questo chiaramente incide profondamente sulla distribuzione dei fondi a disposizione, che logicamente non possono essere infiniti né tanto meno facili da reperire.

Occorrono quindi regole! Bisogna stabilire quei criteri che possano guidare le Associazioni e che possano affettivamente servire all’Amministrazione nella valutazione delle necessità e nello stabilire le priorità.

La cosa più importante è però, come detto in precedenza, avere l’idea condivisa dello status della Città. L’iniziativa diventa sempre più consistente, la partecipazione più massiccia, l’opportunità di risolvere problemi urgenti e forse anche non più procrastinabili, concreta.

E come tutte le cose che crescono e diventano importanti, si richiede una impostazione adeguata.

– Qualificare i partecipanti. Non è possibile non tener conto delle caratteristiche delle Associazioni che presentano progetti. Alcune nascono allo scopo, altre sono formate da uno o due soci, altre non hanno una stabile sede giuridica. Si affidano soldi della collettività da spendere su una necessità. Hanno tutti la stessa capacità di spesa? Sono tutti in grado di produrre i prospettati risultati?

E’ necessario fare chiarezza sulle associazioni istituendo un formale “Forum delle Associazioni”, da gestire e seguire anno per anno.

– Stabilire regole e/o regolamenti di partecipazione chiari e condivisibili a tutti. Questo è un compito che spetta all’Amministrazione, volendo, con il contributo dell’ istituendo Forum.

– Rendere noto l’elenco dei progetti presentati con le loro peculiarità. Rappresentano la visione della Città da parte dei cittadini.

– Motivare le scelte effettuate da parte dell’Amministrazione. Rappresentano quello che l’Amministrazione, con visione globale della realtà, pensa che sia più urgente realizzare.

– Creare un momento di discussione collettivo alla chiusura dell’anno di riferimento come confronto pubblico sui costi e sui benefici ricavati.

Tutto questo può meglio rappresentare un momento di alta partecipazione e di reale trasparenza civica e amministrativa, contribuendo a rendere maggiormente valida una buona iniziativa.

di Luigi Pappalardo

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