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SI RINNOVA IL “CENSO” DI SAN RAFFAELE, IL COMUNE DI NOLA DONA MILLE EURO

san raf 2013 1In occasione della ricorrenza di San Raffaele Arcangelo, quest’oggi, durante la rituale processione della statua del Santo per le vie della città, il Sindaco di Nola, Geremia Biancardi, nel cortile comunale ha consegnato ai Priori della Congrega, come da tradizione, il censo annuo di mille euro.

L’attuale Chiesa di San Raffaele Arcangelo, in origine era una piccola Cappella, sotto il titolo di Sant’Anna, edificata per opera di molti Nobili Nolani, che vi si adunavano in Pia Associazione dal XVIII secolo. Più tardi per ampliarla, la Famiglia Vecchione, donò alla detta Pia Associazione, due bassi attigui all’antica Chiesetta. Così gli Associati ebbero l’agio di trasformarla e renderla più decorosa per il Culto divino, mutandone il titolo di Sant’Anna, in quello di San Raffaele Arcangelo. In seguito, e precisamente dal 1801, i Confratelli della Congrega di San Raffaele, sotto la direzione del Padre Spirituale, Canonico Don Felice Sbarra, l’abbellirono maggiormente, riducendola allo stato attuale. La chiesa di San Raffaele,oltre all’altar Maggiore, ha due altri altari di marmo, è leggermente decorata in oro, ed è adorna da vari quadri in pittura.Un Regio Decreto di Re Ferdinando IV di Borbone, datato 16/1/1805, anche su proposta delle Autorità ecclesiastiche, nominò S. Raffaele Arcangelo, Protettore della Città di Nola, insieme a S. Felice e S. Paolino. Appartenere perciò alla Confraternita di S. Raffaele Arcangelo, diventò titolo di merito, tantoché tutti gli appartenenti alla Nobiltà di Nola, aspiravano ad essere sepolti nella Cripta sottostante la Chiesa. Ma con il passare degli anni, tutta questa magnificenza è andata dissolvendosi, riducendosi, in seguito, alla sola fabbrica della Chiesa con annessa saletta, che solo nella seconda metà del secolo scorso, venne in parte ripristinata e, verso gli anni 1970, erano ospitati i giovani Scouts, ed una stanza della sacrestia, per i Priori.

san raf 2013 2Le due moggia di terreno ove negli anni ‘80 era ubicato il Macello Comunale, già di proprietà della Chiesa, vennero cedute al Comune di Nola, che si impegnava a dare un censo annuo di 52 ducati d’oro. Nella Giunta Comunale di Nola del 6/3/1968, su proposta dell’Assessore alle Finanze, Raffaele Cantalupo (Benemerito componente per molti anni della Pia Associazione di S. Raffaele), questa somma, su commisurazione della Camera di Commercio di Napoli, fu dichiarata equivalente a 26 q.li di grano, che al tempo, corrispondevano a circa 160.000 lire. Negli anni che seguirono, il Comune dette un censo solo simbolico, e solo nel 1981, dopo i due terremoti del novembre ’80 e febbraio 1981, la Giunta Municipale di Nola concesse 500.000 lire all’anno, più come aiuto per la ricostruzione, che come vero e proprio censo. Pertanto nel 1967, l’Arciconfraternita si sciolse: e solo nel 1980, per interessamento dei benemeriti fratelli Iorio (Autonio e Pasquale), che si impegnarono anche al riadattamento della costruzione esterna ed interna della Chiesa, con l’approvazione del Vescovo di Nola, Mons. Grimaldi, l’Arciconfraternita venne rifondata.

(red)

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