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Archivio per il giorno “ottobre 8, 2014”

NOLA. CARTAPESTA, BIANCARDI: “NUOVO PROGETTO PIU’ FUNZIONALE, LA CITTA’ AVRA’ IL SUO MUSEO”

La storia infinita del museo della cartapesta è datata 10 aprile 2008 con la posa della prima pietra da parte dell’amministrazione guidata dall’allora sindaco Felice Napolitano, poi intoppi logistici e burocratici, l’alt della sovrintendenza, il blocco dei fondi da parte della regione, la scoperta delle mura aragonesi del XV° secolo, i decreti ingiuntivi perfino da parte dello studio di progettazione, hanno bloccato un’opera che doveva rilanciare la cartapesta nolana e le sue botteghe artigiane, quest’ultimo progetto presentato diverse volte sia al ministero delle infrastrutture (7 milioni di euro) che alla regione Campania ma mai finanziato. L’opera museale è finanziata interamente dalla regione Campania e suddivisa in più lotti. Attualmente la struttura è ferma al primo lotto, che prevede la costruzione dell’ossatura con relativo rivestimento, la vetrata di tamponamento e la pavimentazione interna. Il secondo lotto comprende invece il completamento del museo e l’allestimento interno con strutture multimediali. Per questi lotti sono stati concessi dalla regione Campania due finanziamenti rispettivamente di un milione e cento mila e due milioni e ottantamila euro al netto del ribasso d’asta, essendo state espletate le due gare. I lavori del primo lotto sono stati affidati alla ditta Marano. La regione ha accreditato sul primo lotto solo due rate per un importo di 562 mila euro, mentre le spese a marzo 2010 (periodo del blocco dell’opera) ammontavano ad oltre 700 mila euro. La ditta Marano, non vedendosi più accreditare le somme, ha dunque sospeso i lavori. La progettazione fu affidata alla R.A. CONSULTING dell’architetto Gennaro Matacena che, ultimamente, avendo ricevuto solo una parte delle somme pattuite per la progettazione, ha prodotto decreto ingiuntivo. Una situazione surreale, spesso oggetto di critiche e battute sull’inefficienza dell’amministrazione, che da oltre sei anni non riesce a realizzare un’opera finanziata. “Premesso che è un’opera che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione – afferma il sindaco Geremia Biancardi – ma che nel tempo abbiamo sempre tenuto in debita considerazione, un progetto che non era appropriato all’uso al luogo, basti pensare allo smantellamento del vecchio e glorioso stadio di piazza d’Armi, con un rivestimento di marmo travertino oltre che costoso pesantissimo. In questi anni oltre alle difficoltà burocratiche abbiamo lavorato per riparare agli errori del passato, rimodulando il progetto e rendendolo più agile e fruibile. Anche per questo progetto – continua Biancardi – i gufi resteranno delusi, è intenzione dell’amministrazione portare a termine i lavori. Nel mese di ottobre abbiamo dato incarico di verificare la solidità della struttura lamellare ed all’esito dei riscontri provvederemo con le prove da carico per poi passare alla ripresa dei lavori. Nola – conclude la fascia tricolore – avrà il suo museo”.

di ra.na.

NOLA. DURO CONFRONTO IN COMMISSIONE ANNONA TRA ARTURO CUTOLO E L’ASSESSORE ALLA POLIZIA MUNICIPALE MARIO SIMONETTI, MARIA FRANCA TRIPALDI STIGMATIZZA IL COMPORTAMENTO DEI DUE

Nel pomeriggio di ieri la commissione traffico, trasporti, viabilità, parcheggi, polizia municipale presieduta dal consigliere Giancarlo Moccia ha avuto vita breve, concludendosi con un nulla di fatto su un argomento molto importante, riguardante il funzionamento dell’impianto della ZTL (Zona a Traffico Limitato).

Il motivo? Un acceso confronto tra l’assessore Simonetti ed i consiglieri Arturo Cutolo e Enzo Iovino. Su quanto accaduto l’assessore Mario Simonetti precisa: “Dopo una intensissima giornata di impegni istituzionali e ricevimento di cittadini mi sono recato in commissione nel palazzo di città per relazionare sullo stato di efficienza del sistema di videosorveglianza nella zona interessata alla ZTL, il cui impianto sarà perfettamente funzionante entro il 30 ottobre, ma non operativo fino a quando le forze politiche, sociali e i rappresentanti di categoria avranno trovato una soluzione condivisa. Mentre relazionavo sul piano, sulle aree a parcheggio da utilizzare a supporto della ZTL, il consigliere comunale Arturo Cutolo, accompagnato da Enzo Iovino, con atteggiamenti strumentali metteva in discussione qualsiasi argomentazione, impedendomi di proseguire nella relazione. Con arroganza Cutolo sosteneva che parlavo di aria fritta e che avrebbe preferito di gran lunga discutere della problematica in consiglio comunale. Nemmeno gli interventi di alcuni consiglieri di opposizione (Maria Franca Tripaldi e Domenico Vitale) sono riusciti a frenare l’irruenza di Cutolo. A questo punto – continua l’assessore Simonetti – non ho offeso nessuno. Ho grande stima e rispetto di tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione. Ritengo che il confronto sia il sale della democrazia. Ho fatto notare semplicemente che il comportamento finora tenuto nelle assemblee comunali dall’opposizione, abbandonando l’aula, è un atteggiamento di larvata codardia, un modus operandi che non consente alcun confronto.

multa simoLa grande notorietà avuta dalla mia auto – conclude l’assessore Simonetti – sui social network, rea di essere stata parcheggiata dal sottoscritto in sosta vietata in piazza Duomo, infrazione che non contesto, anche se costretto a parcheggiare per consentire un più facile trasporto dei faldoni della zona ZTL all’interno del palazzo comunale, mi impone di tranquillizzare chi di dovere sul fatto che la contravvenzione è stata prontamente pagata”.

Il consigliere comunale Arturo Cutolo, interpellato sull’accaduto, non ha voluto rilasciare alcun commento, limitandosi ad affermare che “tutto quello che avevo da dichiarare è agli atti della commissione”.

La vicenda ha creato disagio tra i membri della commissione, tanto che la consigliera di opposizione Maria Franca Tripaldi ha protocollato una nota al presidente della commissione Giancarlo Moccia stigmatizzando il comportamento di Arturo Cutolo e dell’assessore Mario Simonetti.

di ra.na.

NOLA. ZTL E PARCHEGGI, TRIPALDI: “SI DISCUTE SENZA DOCUMENTAZIONE ILLUSTRATIVA DEI PROGETTI”

tripaldiInterrotta seduta della commissione Annona su Ztl e parcheggi. Tripaldi: “Delusa da quanto accaduto. Ancora una volta si discuteva senza documentazione illustrativa dei progetti”.

Si è tenuta nel pomeriggio di martedì la riunione della commissione annona del Comune di Nola. All’ordine del giorno la ‘questione’ legata alla ZTL che dovrebbe partire entro la fine di ottobre. Presente anche Mario Simonetti, assessore alla viabilità e alla polizia municipale, che avrebbe dovuto relazionare proprio in merito alla ‘zona a traffico limitato’. Purtroppo però la discussione non è partita con il piede giusto e alla fine il presidente Giancarlo Moccia si è visto costretto a chiudere anticipatamente la seduta, causa battibecco tra alcuni partecipanti alla commissione, terminata con un nulla di fatto. In merito alla vicenda, nella mattinata di mercoledì il consigliere Mariafranca Tripaldi ha presentato una nota al presidente della Commissione Annona, Giancarlo Moccia. E’ la stessa Tripaldi ad illustrarne il contenuto.

“Per prima cosa devo apprezzare la buona volontà per l’organizzazione della riunione della commissioni – commenta la Tripaldi – Ovviamente non posso essere soddisfatta di come si è svolta la stessa che, a conti fatti, si è rivelata ‘una perdita di tempo e di serenità’ per tutti i partecipanti. Tengo a precisare che la presenza dei tecnici o dei politici, per completezza di informazione, deve essere supportata da documentazione illustrativa dei progetti che vengono sottoposti alla commissioni, altrimenti ritengo che il processo democratico che si intende intraprendere resta solo formale”.

Prima che la seduta venisse interrotta, l’assessore Simonetti ha avuto comunque modo di ‘accennare’ ad alcune eventuali variazioni negli stalli per i parcheggi da riservare ai cittadini residenti nel perimetro della ztl. La discussione però è durata soltanto pochi minuti.

“Mi sarebbe piaciuto – prosegue poi il consigliere Tripaldi – comprendere meglio il funzionamento della ZTL, e soprattutto avrei voluto evidenziare che la costante presenza dei parcheggiatori abusivi in città non rende comprensibili le variazioni a cui accennava l’assessore Simonetti. L’ipotesi, peraltro male illustrata, di aree parcheggio per i residenti in zona ZTL non proprietari o utilizzatori di garage non tiene conto delle evidenti difficoltà economiche o fisiche in cui potrebbero versare i destinatari del provvedimento, ed in ogni caso non essendo state diffusamente illustrate non sono state per me comprensibili. Resto, di conseguenza, in attesa di ulteriori convocazioni sull’argomento, ripercorrendo l’ordine del giorno della riunione di ieri perché non è stato esaurito”.

(CS)

PIAZZOLLA. GRANDE SUCCESSO PER LA II° EDIZIONE DELLA FESTA IN ONORE DI SAN FRANCESCO

gruppo piazzollaSi è chiusa con un grande consenso di pubblico e partecipazione, la seconda edizione della Festa in onore di San Francesco a Piazzolla.

L’evento si è sviluppato in una tre giorni tra musica, divertimento e gastronomia. L’obiettivo degli organizzatori è stato pienamente raggiunto: rivitalizzare la piazza completata circa un anno fa, dopo quasi un trentennio di lavori e rafforzare il senso identitario intorno alla figura di San Francesco da sempre venerato dalla folta comunità della frazione.

La kermesse è stata anche l’occasione per molti giovani locali per mettersi in mostra. Molto apprezzate infatti sono state le esibizioni del gruppo di “Stella Danzante” di Antonella Liguori, di Anna Martinelli, dei Black-out, di Elvira, di Estro, di Ciro Gioelli e del “Mitico Luigi, quest’ultimo vera mascotte del comitato.

Super ospite è stato “Nico e i suoi Desideri”, mentre la serata conclusiva ha visto l’esibizione del gruppo “Regine di Cuore”. Soddisfatto il comitato organizzatore presieduto da Errico Giugliano che ha dato l’arrivederci all’anno prossimo. “Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto”. Ha dichiarato Giugliano. Anche l’amministrazione comunale è stata vicina all’evento non facendo mancare il proprio patrocinio. “Ringrazio il sindaco Geremia Biancardi, il consigliere delegato Raffaele Giugliano, tutti i consiglieri di Piazzolla, in particolare Giancarlo Moccia che non ha fatto mancare la propria presenza – ha dichiarato il consigliere comunale Antonio Manzi – l’auspicio è che questa festa possa crescere sempre di più nella sua offerta e nella sua capacità di aggregazione. Insieme all’amministrazione tutta lavoriamo affinché questa comunità possa avere sempre maggiori servizi e opportunità ”.

(CS)

BAIANO. TERRITORIO E FOLCLORE, “CARTA DEL MAIO”: IL SI’ DEL CONSIGLIO COMUNALE

SICUREZZA E VALORIZZAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DEL 25 DICEMBRE: IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI.

Vivibilità e sicurezza da garantire. Tradizione da onorare e compatibilità con possibili fattori ed elementi innovativi, evitando spurie e indebite contaminazioni. Uno schema, per affermare, sia la normalità che la gioiosità popolare – e popolaresca – ch’è nel Dna della manifestazione dicembrina del folclore locale.

Sono – queste – le coordinate di indirizzo ed orientamento, con cui si connota la “Carta del Maio”, approvata dal civico consesso. Un atto, che va ben oltre la stretta valenza del puro deliberato amministrativo, per riassumere e far propria la piena autenticità del secolare culto arboreo locale, rappresentato dal Maio, l’albero più alto e vetusto, che viene abbattuto nei boschi del Monte Arciano o dell’arcuata chiostra dei Monti Avella, per essere “sostituito” dall’impianto di un virgulto d’albero, per lo più castagno o faggio, metafora del ciclo naturale della vita che si rinnova perennemente. Un atto di spiccato significato simbolico.

La “Carta” immette, per dir così, nell’alveo istituzionale il patrimonio folcloristico, che si sintetizza e si dispiega nel Maio, permeando di sé la storia della comunità. Una storia, come tante altre ed analoghe delle comunità, insediate nella variegata conformazione del territorio meridionale, in cui si rincorrono aree montane e aree di pianura, racchiuse da lunghe scie delle coste mediterranee; storia, nelle cui radici permane la linfa di quella cultura contadina, ormai sfilacciata e smarrita, quasi rimossa, ma che, con i suoi valori di fervida laboriosità da sempre è stata regolatrice non solo di intensi e diffusi rapporti sociali, ma anche e soprattutto di marcati rapporti di produzione, correlati con le risorse dei suoli agrari, dei boschi e dei sotto-boschi.

Espressione della fattiva e costruttiva sinergia, con cui, sul piano dei contenuti e della materiale stesura del testo, hanno operato gli amministratori e le rappresentanze delle associazioni, promotrici dell’evento del 25 dicembre, la “Carta” è, per un lato, la narrazione storicamente fedele della manifestazione del Maio nel suo articolarsi ed innervarsi nel costume cittadino, fase dopo fase, e, per l’altro lato, enuncia le ragioni, che la rendono testimonianza diretta del Genius loci, da salvaguardare in tutte i suoi aspetti caratterizzanti. C’è di più: la “Carta”, nel focalizzare la storicità dell’evento, trasmesso di generazione in generazione, ne rivendica l’integrità di matrice contadina, con i valori, che la connotano, per ravvivarli e proiettarne il “senso” nell’attualità.

LA POPOLARITA’ DELLA FESTA “SVILITA” DAGLI ECCESSI DEL PROTAGONISMO

Su questo piano sono delineati i percorsi obbligati di tutela dell’evento con la chiara e precipua finalità di prevenire ed annullare alla radice quelle alterazioni e smanie protagonistiche, che, se non contrastate con fermezza e rigore, sarebbero destinate a snaturare irreversibilmente la Festa e la sua popolarità, rendendola avulsa dalla comunità. E il corollario delle alterazioni e delle eccitate smanie protagonistiche è dato dai vari e deteriori episodi, che si sono susseguiti negli ultimi anni e che, purtroppo, per la loro gravità sono balzati al disonore delle cronache giornalistiche e radiotelevisive locali e nazionali, danneggiando fortemente l’immagine della manifestazione e dell’intera comunità. Scenari di deriva, che alimentano quella buzzurra e sciocca “guerra dei fuochi d’artificio di genere proibito”, che si consuma nelle ore pomeridiane della Festa nelle strade e nelle piazze cittadine, tra esplosioni assordanti e alte cappe di denso fumo, il cui ristagno in atmosfera per ore rende l’aria irrespirabile.

Lo stesso elenco, in cui sono trascritte le generalità anagrafiche di coloro che negli ultimi anni hanno pagato un pesante tributo…alla “ sciocca guerra” è piuttosto lungo, segnalando vittime di menomazioni e amputazioni irreversibili. Un elenco, a cui fanno da corollario i non pochi ”casi” di danneggiamenti prodotti agli infissi, alle vetrate delle abitazioni e addirittura ad impianti di servizi pubblici, segnatamente cabine telefoniche e “cassette postali”, per un duro scotto di rischio e pericolo, oltre che economico, fatto gravare su famiglie ed Enti danneggiati. Una degenerazione, ch’è il frutto avvelenato ed amaro non solo di fatalità, ma anche di intemperanze e smodatezze; degenerazione, innescata dai comportamenti di “minoranze”, certamente sparute e ristrette, che, però, non possono porre a repentaglio la sicurezza urbana e , meno che meno, comprimere e svilire il complessivo ed articolato canovaccio, con cui la Festa vive, il cui apice di partecipazione emotiva viene raggiunto nella “tarda mattinata” del 25 dicembre, con la “processione” del Maio, sotto la…scorta dei “portatori e sparatori” di carabine, i classici fucili ad avancarica, a salve, di recente fabbricazione, replicando …modelli ottocenteschi.

Una “processione”, che tra canti, balli, danze, esplosione ininterrotta di petardi e saltellanti tracchi attraversa la Circumvallazione della strada statale della 7-bis e corso Garibaldi. E, a far da corona al…rito, nelle ore pomeridiane c’è la raccolta delle fascine, per allestire il gran falò- ‘o focarone, simbolo di purificazione e di aggregazione comunitaria- che fiammeggia intensamente e nelle ore serali ai piedi del Maio, eretto e svettante con i sui circa 20 metri al cospetto della chiesa parrocchiale di Santo Stefano, patrono della comunità e protomartire della cristianità.

L’ANIMA DELL’EVENTO NELLA FIORITURA DELLE INIZIATIVE D’ARTE E UMANITA’ VARIA

La “Carta” risponde in pieno all’esigenza di ritrovare e affermare l’”Anima della Festa”, sia (1) nella sicurezza, sia (2) nell’elevazione dei tassi qualitativi di tutte le iniziative di “Arte e varia umanità”, che da oltre un decennio hanno assunto la portata di vero e proprio carattere propedeutico e d’attrazione per …l’Evento-clou, scandendo l’intero mese di dicembre. Sono concerti e rassegne musicali, mostre d’arte figurativa e plastica, spettacoli e convegni di studio. Una autentica….filiera, di cui il Maio e le sue simbologie fanno da fulcro e chiave ispiratrice, in uno con le atmosfere tipiche del Natale. E’ la filiera, che, esalta, in positivo, il protagonismo di Comitati e gruppi, che si rapportano all’ Associazione Maio, il cui ruolo di coordinatrice gestionale dell’ Evento-clou è sicuramente potenziato proprio dalle finalità della “Carta”.

Due obiettivi – quelli evidenziati – che, recepiti con unanime e generale consenso di fondo, al di là di alcuni distinguo che non incidono sull’impianto valoriale della “Carta” , sono stati al centro del pubblico convegno, svoltosi nei locali del Circolo socio-culturale de “L’Incontro”. Un confronto costruttivo, con l’attiva partecipazione del sindaco Enrico Montanaro, dell’assessore Franco Scotto e del capo-gruppo della minoranza, Gina Conte, degli ex-assessori Antonio Vecchione – cultore di storia locale – Stefano De Laurentiis e Giovanni Capiluongo, oltre che dei delegati dei Comitati e gruppi, autorevolmente rappresentati da Andrea Crisci, il giovane presidente dell’ Associazione Maio, e del presidente della Pro Loco, Felice D’Anna. Un ventaglio di riflessioni, ma soprattutto di impegni che coinvolgono Comitati e gruppi e l’Associazione Maio, per porre in atto un progetto di valorizzazione della Festa, recuperandone la tradizione, che “parla” con il presente. Un’interlocuzione, che si connette con le tematiche di stringente attualità, quali sono quelle della salvaguardia del territorio e del paesaggio, sempre più esposti a rischi di scempi, manomissioni ed alterazioni di vario genere. Sono tematiche valoriali, che le generazioni del passato fecero proprie, vivendole e sviluppandole con lucido raziocinio come fonte non solo di cultura materiale nell’ambito dell’economia agro-silvo-pastorale, con gli addentellati nell’eccellente lavorazione artigianale, ma anche di cultura dell’immaginario, riconoscendosi nelle metafore e nei significati del Maio. Un identificarsi, ch’è valso a conservare e curare al meglio la naturalità del contesto territoriale- ancora integro in larga misura- che si distende ai piedi dei Monti Avella e del Partenio, per dischiudersi alle linee della vasta e solare pianura della… fu Campania felix, traguardando il Golfo di Napoli.

Come dire che l’edizione 2014 del Maio… è già in cantiere. E le condizioni per la coralità dell’impegno a renderla attraente e vivibile sono ben evidenti. La comunità si riappropria della Festa in tutti i suoi profili. Amministrazione comunale, l’Associazione Maio, Comitati e gruppi sono mobilitati e se ne rendono garanti, prima che essere promotori ed organizzatori dell’Evento e delle iniziative che vi sono rapportate con le loro peculiarità.

di Geo

MASCOLO INCONTRA I RAPPRESENTANTI DI LISTA CIVICA PER TUFINO

Il sindaco di Tufino Antonio Mascolo e il consigliere Domenico Silvano hanno incontrato i rappresentanti di Lista Civica per Tufino.

“Il primo risultato che abbiamo ottenuto – si legge nella nota di Lista Civica per Tufino – è stato quello di un impegno da parte dell’Amministrazione rispetto alla nostra richiesta di incontro tra l’Amministrazione stessa, l’Assessorato regionale all’Ambiente, la società SAPNA che gestisce l’impianto Stir e i rappresentanti di Lista Civica Per Tufino, inoltrata già alla segreteria dell’Assessore Romano.

Già domani saremo a Napoli per concordare l’incontro.

Durante il suddetto incontro proporremo all’Assessore Romano la conversione dell’ex impianto di compattazione come abbiamo descritto nella piattaforma presentata. A questo proposito stiamo raccogliendo le firme per chiedere all’Amministrazione Comunale l’approvazione di una delibera di consiglio comunale e alla Regione Campania di dare attuazione alla volontà espressa dai cittadini.

All’incontro con la SAPNA affronteremo la questione della gestione dell’impianto come descritto nella piattaforma presentata e concorderemo una visita all’interno dello Stir.

Per quanto riguarda i continui allagamenti che interessano Tufino e frazioni, ne abbiamo individuato le cause nella non corretta irreggimentazione delle acque meteoriche provenienti dai Comuni della Bassa Irpinia e nella insufficiente ricettività della rete fognaria.

Abbiamo sollecitato l’Amministrazione Comunale a mettere in essere atti ufficiali nei confronti di tali Comuni che pure sono stati interpellati in maniera informale dall’Amministrazione, senza alcun risultato positivo. Inoltre l’Amministrazione dovrà periodicamente informare i cittadini circa l’attuazione del progetto di rifacimento della rete fognaria, già finanziato.

Riguardo alla problematica della cava Marinelli e delle polveri sottili sprigionate dalla lavorazione del materiale estratto, abbiamo deciso con l’Amministrazione un’azione da concordare con il Sindaco di Casamarciano e la Regione Campania, per verificare la possibilità di intervento e regolamentazione delle attività. Nonché la sospensione come già previsto da provvedimenti precedenti.

Infine per quanto concerne la presenza di impianti industriali a ridosso delle abitazione, in località Contrada Cesina, abbiamo posto la questione della pericolosità di tali impianti all’Amministrazione Comunale di Tufino che ha rappresentato la difficoltà di risoluzione in quanto si tratta di strutture già esistenti. Abbiamo precisato con forza che secondo noi le difficoltà paventate sono superabili, data la irregolarità di insediamenti produttivi a ridosso delle abitazioni, con rischi per la salute dei residenti, e considerato che quella in questione non è più una zona PIP. Abbiamo precisato quindi che chiederemo all’Assessore Romano se sono state rilasciate le dovute autorizzazioni per le emissioni in atmosfera e per lo scarico delle acque e, qualora la risposta fosse affermativa, secondo quali norme e parametri”.

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