NOLA. LE CRITICITA’ DEL PRESIDIO OSPEDALIERO S. MARIA DELLA PIETA’ APPRODANO NELLA COMMISSIONE CONSILIARE COMPETENTE
Il presidente della seconda commissione consiliare traffico, trasporti, ambiente, rifiuti e sanità Giancarlo Moccia lo scorso venerdì, durante una seduta, ha proposto ai commissari di affrontare le criticità esistenti all’ospedale S. Maria della Pietà di Nola.
“Il diritto alla salute è sancito dalla costituzione italiana e non ha colore politico – ha affermato in quella sede Moccia – L’art.32 della nostra costituzione recita che la repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. È quindi nostro dovere, come rappresentanti delle istituzioni, impegnarci a migliorare i servizi, soprattutto se questi riguardano la salute dei cittadini. Chi vi parla è un operatore sanitario e conosce le problematiche del settore. Ormai l’ospedale S. Maria della Pietà di Nola è l’unico presidio di emergenza per oltre 600 mila abitanti – ha proseguito Moccia – oltre 70 mila accessi all’anno al pronto soccorso, anche se solo poco più del 10% viene ricoverato, non può essere gestito da un numero esiguo di personale. Basti pensare che la nuova area è cinque volte superiore al vecchio pronto soccorso con solo tre medici, quattro infermieri e tre operatori socio-sanitari. Negli attuali mille metri di spazio disponibile, la non operatività dell’osservazione breve intensiva (O.B.I.) vanifica tutti gli sforzi fatti per mettere in piedi la nuova struttura, senza portare alcun beneficio alla funzionalità dei reparti super affollati (medicina) dove il numero molto alto delle barelle mortifica pazienti, operatori sanitari e para-sanitari. Gli acquisti degli arredi e delle attrezzature delle camere operatorie, i cui lavori sono terminati da mesi, vengono continuamente rinviati, nonostante si dice che siano state effettuate le gare. La sorte del centro trasfusionale non è stata ancora del tutto risolta, non si capisce a che punto stanno i lavori dell’emodinamica. Non si può aspettare lo sblocco del turnover – chiosa Moccia – annunciato per l’anno prossimo da Caldoro per risolvere il problema del personale, che è una priorità per eliminare alcune criticità croniche e non più procrastinabili. Sicuramente occorre verificare la distribuzione del personale sul territorio potenziando i presidi attivi e di emergenza, utilizzando personale, a volte in esubero, in alcune realtà non molto operative. Su questi temi vogliamo confrontarci con il direttore sanitario dell’ospedale di Nola Luigi Stella Alfano, dal quale vogliamo risposte concrete. A breve a nome di tutti i membri della commissione invierò una nota per chiedere una relazione sullo stato dell’arte di tutti i reparti del nosocomio nolano. Un altro problema che deve essere affrontato – ha concluso Moccia – è quello di istituire nelle scuole di Piazzolla un presidio di primo soccorso”.
di ra.na.